Siena: arriva Circomondo, Festival internazionale del circo sociale

Arriva Circomondo a Siena, dal 5 all’8 gennaio, un Festival internazionale del circo sociale con seminari, cineforum, mostre fotografiche, spettacoli e laboratori ludici che punteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, dagli adulti ai bambini, sull’importanza di tutelare i diritti dell’infanzia e ridurre il fenomeno del disagio giovanile e dei “bambini di strada”. Circomondo – organizzato dall’associazione […]

Arriva Circomondo a Siena, dal 5 all’8 gennaio, un Festival internazionale del circo sociale con seminari, cineforum, mostre fotografiche, spettacoli e laboratori ludici che punteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, dagli adulti ai bambini, sull’importanza di tutelare i diritti dell’infanzia e ridurre il fenomeno del disagio giovanile e dei “bambini di strada”. Circomondo – organizzato dall’associazione Carretera Central e dall’Arci provinciale di Siena, con il patrocinio di provincia di Siena, regione Toscana e Iniziativa Art – sarà un’occasione per dare visibilità al circo sociale come metodologia pedagogica di integrazione, con momenti di approfondimento e di confronto e spettacoli interculturali che vedranno protagonisti bambine e bambini di strada di diversi Paesi. L’appuntamento è in programma negli spazi della Fortezza medicea e vedrà protagonisti scuole e progetti di circo sociale attivi in Italia e in altri Paesi dell’Europa e del mondo, tra cui Argentina, Brasile e Medio Oriente (Palestina).

Circomondo, inoltre, permetterà di far conoscere scuole e progetti di circo sociale che arriveranno da Napoli, con la “Scuola di Circo Corsaro” e “Il tappeto di Iqbal”; dall’Argentina, con il “Circo social del sur”; dal Brasile, con “Crescer e viver&rdquo!; dal Medio Oriente, con la “Scuola di circo palestinese”. I ragazzi durante i quattro giorni del Festival, daranno vita a spettacoli circensi interculturali portando in scena la voglia di divertirsi e di riscattarsi dall’emarginazione sociale in cui troppo spesso sono costretti a vivere, a causa delle condizioni socio-economiche delle loro realtà quotidiane.

Non mancheranno momenti di riflessione sul tema del disagio giovanile e della violazione dei diritti dell’infanzia. Il programma, infatti, prevede tre appuntamenti con la proiezione di film-documentari che saranno seguiti da dibattiti con i registi e alcuni protagonisti: “Voci dal buio”, del giornalista Rai Giuseppe Carrisi, che racconta, incrociandole nel montaggio, le storie dei ragazzi a servizio della camorra e dei bambini congolesi che vivono tra la guerra e la violenza; “All the invisible children”, dedicato all’infanzia rubata vista, attraverso sette prospettive diverse in altrettanti Paesi, da sette registi (Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo) che hanno prestato la loro voce a un progetto, All the Invisibile Children, i cui proventi sono stati devoluti al World Food Programme e all’Unicef; “Clown in Kabul”, di Enzo Balestrieri e Stefano Moser, che racconta la missione di un gruppo di medici clown, guidati da Patch Adams, che è andata in Afghanistan nel marzo del 2002 per visitare ospedali, scuole, campi profughi e lebbrosari e stare vicini, soprattutto, ai bambini.

All’interno del programma, la conferenza di giovedì 5 gennaio sul tema “La condizione dell’infanzia nel Sud del mondo”. Previsti anche laboratori ludici rivolti ai bambini e seminari. Circomondo dedicherà attenzione anche alla creatività dei ragazzi delle scuole della provincia di Siena, da quelle dell’infanzia a quelle secondarie di primo grado. Nel giorno dell’Epifania, infatti, è prevista la premiazione del premio artistico “Circomondo 2012”, che ha portato alla presentazione di elaborati artistici realizzati da bambini e ragazzi senesi sui diritti dell’infanzia e sulla condizione dei loro coetanei i cui diritti vengono violati. Per tutta la durata del Festival, inoltre, il Bastione San Filippo della Fortezza medicea ospiterà la mostra di arte contemporanea “Circo(l)azioni”, curata da Antonio Locafaro, sotto la direzione artistica di Giovanni Mezzedimi.

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