Regione Abruzzo: Gatti, servizi educativi di alta qualità

La giunta regionale abruzzese, questa mattina su proposta dell’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali Paolo Gatti, ha approvato una delibera che disciplina la sperimentazione di un sistema di accreditamento dei servizi educativi per la prima infanzia. “Non un nido qualunque, ma un nido di qualità. Questo è l’obiettivo – commenta l’Assessore Gatti – che ci poniamo […]

La giunta regionale abruzzese, questa mattina su proposta dell’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali Paolo Gatti, ha approvato una delibera che disciplina la sperimentazione di un sistema di accreditamento dei servizi educativi per la prima infanzia. “Non un nido qualunque, ma un nido di qualità. Questo è l’obiettivo – commenta l’Assessore Gatti – che ci poniamo con questa sperimentazione, grazie alla quale la disciplina di accreditamento dei servizi alla prima infanzia diviene di fatto uno strumento di qualificazione dell’offerta educativa. La Regione Abruzzo si colloca così tra le Regioni che sul piano giuridico e per efficacia ha creato le condizioni affinché i bambini possano trovare luoghi pubblici e privati che garantiscano i loro diritti di crescita, di cura e soprattutto di socializzazione e apprendimento. Puntiamo alla qualità dei formatori e con l’accreditamento – prosegue Gatti – poniamo fine alla confusione della miriade di figure professionali. Solo gli educatori laureati e aggiornati potranno occuparsi dei bambini; dopo 11 anni completiamo il percorso previsto dalla legge 76 del 2000. Ringrazio – conclude Gatti – gli uffici e il nucleo di coordinamento pedagogico regionale, che hanno a lungo lavorato per raggiungere un grande risultato per i bambini abruzzesi e per le loro famiglie”. La nuova norma prevede altre diverse importanti innovazioni. Innanzitutto chiunque voglia aprire un servizio e vuol essere accreditato deve garantire parità di condizioni educative e deve offrire strutture adeguate per tutti i bambini abruzzesi, compresi i bambini diversamente abili, deve avere la carta dei servizi affinché si garantisca trasparenza nell´erogazione e nella gestione e soprattutto vi saranno i controlli da parte di un organismo tecnico collegiale. I Coordinatori pedagogici, che possono operare in più strutture, saranno supervisori, promotori e garanti degli standard qualitativi, oltre a supportare i gruppi di lavoro. Ogni struttura si dovrà dotare di un Progetto Pedagogico in cui si indica l’offerta formativa riconoscendo i bambini come soggetti attivi e protagonisti del loro processo di sviluppo. Il Progetto Pedagogico dovrà illustrare i percorsi educativi, quindi le azioni, le relazioni, gli spazi, i tempi, in cui si realizzeranno gli interventi, anche attraverso la partecipazione e collaborazione con le famiglie e con il territorio.

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