Capodanno: in 400mila hanno scelto l’agriturismo

Per le feste di fine anno salgono a quattrocentomila le presenze stimate in agriturismo. Secondo la Coldiretti  l’agriturismo tiene perché si dimostra una scelta coerente con il clima di austerità che ha penalizzato le vacanze per lunghi periodi e quelle all’estero. La tendenza ad ottimizzare il rapporto tra prezzo e qualità senza rinunciare al rispetto […]

Per le feste di fine anno salgono a quattrocentomila le presenze stimate in agriturismo. Secondo la Coldiretti  l’agriturismo tiene perché si dimostra una scelta coerente con il clima di austerità che ha penalizzato le vacanze per lunghi periodi e quelle all’estero. La tendenza ad ottimizzare il rapporto tra prezzo e qualità senza rinunciare al rispetto delle tradizioni ha spinto in molti – sottolinea la Coldiretti – a prenotare in agriturismo. Rilevante la presenza di giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche. La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque – sostiene la Coldiretti – apprezzati anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze. A farla da padrone per il cenone di fine anno sono i piatti della tradizione. Se in Emilia Romagna la festa è accompagnata dagli immancabili tortellini, nelle tavole della Lombardia vincono i risotti mentre in Piemonte sono gli agnolotti a illuminare la tavola e gli spaghetti – sottolinea la Coldiretti – sono i più gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna dove è il momento dei classici gnocchetti. Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico anche se il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l’accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure o cacciagione. Molto presenti nei menu sono anche cotechini e zamponi che sono serviti in tavola insieme ad alle lenticchie chiamate a “portar fortuna”. A differenza delle altre destinazioni l’alloggio in agriturismo – secondo la Coldiretti – viene solo raramente scelto ricorrendo alle agenzie di viaggio, mentre prevalgono nettamente la ricerca internet, guide o pubblicazioni specializzate e il passaparola informatico oltre che le precedenti esperienze personali. La scelta della vacanza in agriturismo – continua la Coldiretti – avviene infatti soprattutto attraverso internet con il passaparola informatico, ma anche grazie alla disponibilità di siti come www.terranostra.it  dove è possibile prenotare una vacanza sulla base delle proprie esigenze anche di carattere economico.

 

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