L’alfabeto del 2011, un anno da Amy a Zero

La fine dell’anno sta arrivando, questa notte all’Aquila è tutto ghiacciato, impalpabile. L’immagine precisa dell’anno che se ne va e che non si è riusciti a combattere perché non si poteva afferrare, e tuttavia c’era, era presente, e ti bloccava là. Tra un panettone e un pandoro ci si trova anche il tempo di fare […]

La fine dell’anno sta arrivando, questa notte all’Aquila è tutto ghiacciato, impalpabile. L’immagine precisa dell’anno che se ne va e che non si è riusciti a combattere perché non si poteva afferrare, e tuttavia c’era, era presente, e ti bloccava là. Tra un panettone e un pandoro ci si trova anche il tempo di fare il bilancio dell’anno appena passato. Ma di quest’anno non si riesce nemmeno a fare una somma o trarre una conclusione. È passato veloce e non ha dato niente e niente lascia a noi aquilani, se non un senso di vuoto e di spreco, di inutile abbandono. Le occasioni sono scivolate addosso. È stato un anno incerto, brutto come tutti gli anni che hanno seguito il 2009. Pieno di contrattempi, di contraccolpi e di colpi incassati e basta, dati dal destino a secco, senza preavviso. Quelli che si cercano di parare con il sorriso stampato sulla bocca, finché non ci si rende conto che il sorriso è ormai una smorfia vuota, perché dentro non è che sopporti o soffri: dentro non senti nemmeno più.
Si spera che ci sia un nuovo inizio al rintocco di una mezzanotte salutata dallo schiocco dei tappi di champagne.
Ma il tempo passa inesorabilmente ed è il nostro nemico, perché temiamo, di secondo in secondo, di scoprire che siamo ormai troppo vecchi per essere giovani. Ma oggi lo invochiamo, quel tempo che scappa via, perché andandosene segna un addio.
Il 2011, un anno con tanti avvenimenti, urla, silenzi, arriva il momento dei ricordi…
Per imprimerli e non farli scivolare via, racchiudo il 2011 in un alfabeto che racconta quel che è accaduto nei mesi appena trascorsi.

A come AMY – La voce straordinaria del “soul bianco” abbandona le scene il 23 luglio a soli 27 anni stroncata da un cocktail di farmaci e droghe. La star si è unita al ‘club dei 27′, cioè al folto gruppo di musicisti celebri morti a quell’età, come era già accaduto a Robert Johnson, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones e Kurt Cobain, geni sfrenati e dal fragilissimo cuore, mai, davvero, completamente in sesto.

B come BIN LADEN – Tra il primo e il due di maggio viene ucciso durante il blitz statunitense nella sua residenza pakistana il fondatore di Al Qaeda e l’organizzatore dell’attacco delle Twin Tower e del Pentagono. La sua morte però non fa vincere la guerra contro il terrorismo.

C come CHIODI e CIALENTE – Presidente della Regione Abruzzo e Commissario per la Ricostruzione il primo, sindaco dell’Aquila il secondo. Due figure chiave per il rilancio post sisma, un percorso però sempre più difficile verso soluzioni condivise che fanno perdere credibilità e forza alla classe dirigente. Ricostruzione pesante ferma e, per di più, non si è fatto nulla per il rilancio economico e produttivo del capoluogo.

D come DETENUTI – L’emergenza carceri è stata da subito una delle priorità del neo ministro della Giustizia, Paola Severino, che qualche giorno fa ha varato un apposito decreto che contiene provvedimenti per affrontare il problema del sovraffollamento e velocizzare la giustizia civile. Intanto i dati parlano chiaro: in 8 regioni su 20 (Calabria, Friuli, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Valle D’Aosta e Veneto) c’è un sovraffollamento insostenibile con punte del 79% in Puglia (+1.952 detenuti per 2.463 posti), del 71% in Lombardia (+3.859 detenuti per 5.416 posti), del 64% in Calabria (+1.189 detenuti per 1875) e del 60% in Liguria (+677 detenuti per 1.130 posti). Resta da capire che fine hanno fatto i fondi del piano carceri mai portato a compimento dell’ex governo Berlusconi.

E come EDUCAZIONE – La scuola italiana ha bisogno di una cura da cavallo. Fra strutture che cadono a pezzi, aule con strumenti obsoleti, docenti tagliati fino all’osso serve una inversione di tendenza. Il 2011 è stato l’ultimo anno dei tagli all’organico imposti dal ministro Gelmini, l’anno dell’inglese ridotto ai minimi termini, dei fondi in diminuzione. Il neo ministro Francesco Profumo promette un cambiamento: ha già annunciato più soldi per il funzionamento delle scuole e per il Sud. E anche un maxi concorso per assumere giovani.

F come FIAT – L’addio al contratto nazionale di lavoro, l’uscita da Confindustria, l’applicazione del contratto utilizzato a Pomigliano anche per gli altri stabilimenti del gruppo. E ancora la lite perenne con la Fiom, la chiusura di Termini Imerese. Il 2011, nel bene o nel male, è stato certamente l’anno della Fiat. Diverse le date che hanno segnato gli ultimi dodici mesi, l’accelerata in autunno. Il 3 ottobre l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ha annunciato l’uscita da Confindustria, il 21 novembre l’azienda ha ufficializzato la disdetta degli accordi sindacali a partire dall’1 gennaio 2012. Praticamente immediato l’avvio di una trattativa con i sindacati che il 13 dicembre ha portato alla fumata bianca: l’accordo di Pomigliano è stato esteso agli altri stabilimenti, quindi agli oltre ottantamila dipendenti del gruppo. Non sono da meno ovviamente le notizie che arrivano dalla Campania, dallo stabilimento Irisbus di Flumeri, provincia di Avellino, e da Termini Imerese: entrambi chiusi, ma il secondo è stato acquisito da ‘Dr Motor’, azienda che produce auto.

G come GHEDDAFI – Morto in battaglia il 20 ottobre, con le armi in pugno, senza tentare mediazioni, così come si conviene ad uno che paura non ha mai avuto e, anche se in modo folle e dispotico, ha creduto per primo nel suo stesso mito. Gheddafi è stato un tiranno e su questo non si hanno dubbi, ma è stato e un tiranno che per anni è andato a braccetto con i potenti della terra, legittimato a livello internazionale e corteggiato da diversi governi.

H come HANDICAP – L’ultima brutta notizia sul fronte della disabilità è di fine anno. Non solo chi ha un handicap non gode certo del privilegio di essere al centro dell’agenda politica, ma un bando uscito sul sito dell’Ansas, l’Agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, chiama a raccolta insegnanti per ‘abilitare’ e ‘convertire’ insegnanti di ruolo in esubero. In pratica chi non si è mai specializzato per fare sostegno, ma, per colpa dei tagli è finito in esubero, sarà addestrato dai colleghi specializzati a cimentarsi con i diversamente abili. Le famiglie dei ragazzi coinvolti sono già sul piede di guerra.

I come INDIGNATI – In tutto il mondo, le proteste del 2011 hanno condiviso la consapevolezza della corruzione e della disfunzione del sistema politico ed economico – finte democrazie che giocano a favore dei ricchi e dei potenti, per impedire ogni cambiamento significativo. Indignati, nessun volto riconoscibile, niente nomi e cognomi, ma sono stati i veri protagonisti di quest’anno. La rivista americana Times ha dedicato la consueta copertina celebrativa dell’ultimo numero dell’anno.

J come JOBS – Dopo aver combattuto lungamente contro un cancro, muore il 5 ottobre Steven Paul Jobs. Morto a soli 56 anni il ‘visionario della Silicon Valley, l’uomo che con le sue visioni ha cambiato il mondo. L’uomo delle imprese impossibili, che si è spinto là dove nessun uomo è mai giunto prima. Chissà quante altre invenzioni, dopo l’iPod Touch, l’iPhone e l’iPad, ci avrebbe riservato Steve Jobs, il cofondatore della Apple, la famosissima mela morsicata, l’impresa di Cupertino che con i suoi prodotti finanzia la ricerca scientifica e tecnologica di frontiera, cercando di cambiare in meglio le sorti di questo nostro mondo.

L come LACRIME e LAVORO– L’immagine simbolo del 2011 e’ probabilmente quella del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che, annunciando agli italiani le misure anti-crisi pensate dal governo Monti, pronunciando la parola ‘sacrifici’ è scoppiata in lacrime. L’altra parola chiave con la L del 2011 è lavoro: in migliaia lo hanno perso, in molti non lo cercano nemmeno più, anche fra i giovani. L’ultimo dato Istat parla di 600 mila disoccupati in più negli ultimi tre anni. Sul piatto della discussione politica c’è ora la revisione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che disciplina i licenziamenti.

M come MARIO MONTI – Economista, accademico e politico italiano. Senatore a vita dal 9 novembre 2011 e dal successivo 16 novembre Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, al suo primo incarico e Ministro dell’Economia e delle Finanze dello stesso governo Nelle sue conferenze stampa parla molto, ma riesce a dire pochissimo. I suoi discorsi sono solo per una certa élite intellettuale.

N come NEUTRINI – I fasci di neutrini lanciati dal Cern di Ginevra verso i laboratori dell’Infn (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) del Gran Sasso hanno prodotto una grande quantità di dati, registrati nell’ambito dell’esperimento ‘Opera‘e sanciscono il superamento della velocità della luce. Una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo. Una delle gaffe che rimarrà nella storia della politica italiana è stata commessa dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. O meglio, il suo ufficio stampa: per celebrare la partecipazione italiana all’esperimento che ha sancito che i neutrini riescono a superare la velocità della luce ha prodotto un comunicato in cui si evince che, secondo il ministro, ci sarebbe stato un tunnel fra Ginevra e l’Abruzzo, i due poli della sperimentazione. Il tunnel è finito subito su Twitter e in poche ore è diventato un tormentone. È costato il posto a chi dirigeva il servizio stampa.

O come OSLO – Il 22 luglio alle ore15,00, la Norvegia è scossa da un doppio attacco terroristico. Una bomba uccide otto persone e un paio di ore dopo, un estremista di destra fa una strage di giovani:69 morti. Il sogno di una nazione “disarmata” è stato distrutto in quel terribile pomeriggio di luglio. L’episodio norvegese, dimostra la fragilità di tutto l’Occidente nei confronti di iniziative terroristiche e non solo di matrice islamica.

P come PENSIONI – Dal primo gennaio 2012 scattano le nuove misure previste dalla riforma del governo Monti. Viene esteso a tutti il metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità future. Viene istituito un sistema flessibile per l’età di pensionamento elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di flessibilità è tra 66 e 70 anni. Le regole per le lavoratrici del settore privato raggiungono l’equiparazione ai lavoratori nel 2018. Nel 2018 l’età minima per andare in pensione sarà 66 anni.

Q come QUALITA‘ – Dovrà essere il parametro del futuro del paese. La quantità (i fondi) scarseggia. Reingegnerizzare le risorse, utilizzare al meglio ciò di cui si dispone e rendere il sistema piu’ efficiente saranno le parole d’ordine dei prossimi anni.

R come REGNO UNITO – Circa due miliardi di spettatori e tutti i sudditi del Regno Unito il 29 aprile hanno seguito il matrimonio del secolo tra il principe William e la splendida Kate Middleton, accompagnata all’altare dalla sorella, Pippa, in breve tempo eletta sex symbol.

S come SPREAD -‘Esse’ come Spread, ormai ‘oggetto di conversazioni casalinghe’ come ha detto Mario Monti. Lo spread non è che la differenza tra i rendimenti dei Bund (titoli tedeschi) e dei Btp (titoli di stato italiani), quello che il premier italiano osserva più volte al giorno ‘senza divinizzarlo, quando scende, ne’ demonizzarlo quando sale’, causa però della caduta del governo Berlusconi.

T come TSUNAMI – Il più potente terremoto mai registrato in Giappone causa un devastante tsunami l’undici marzo, provocando oltre 20.000 morti e danneggiando la centrale nucleare di Fukushima. Nei mesi successivi si rivelerà come la più grave catastrofe nucleare nella storia insieme a Chernobyl.

U come UMANITA’ – La Terra è sempre più “affollata”. Secondo le Nazione Unite, il 31 ottobre probabilmente in India è nato l’essere umano numero sette miliardi.

V come VOLONTARIATO – Il 2011 è stato l’anno europeo delle attività di volontariato che hanno promosso la cittadinanza attiva. Tanti gli eventi che si sono svolti in tutta Europa per omaggiare questa attività e favorire l’operato dei volontari e incoraggiare sempre più persone ad affiancarsi al loro lavoro.

Z come ZERO – Saldo zero: è quello che l’Italia dovrà raggiungere nel 2013 per pareggiare il bilancio. Uno sforzo che passerà attraverso i sacrifici che toccheranno le tasche degli italiani ma anche la pubblica amministrazione dove dalla Sanità alla Scuola bisognerà mettere mano alla gestione delle risorse.

Cala il sipario. Buon anno a tutti sperando che la profezia Maya non si avveri…

Luisa Stifani

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