Scuola, Profumo: modernizziamo il paese, iscrizioni online

Via alle iscrizioni on line. Da oggi si cambia: il ministero dell’Istruzione ha attivato sul proprio sito un link per poter effettuare le pratiche da casa. Bastera’ seguire una semplice procedura per poter comunicare con le segreterie degli istituti di tutta Italia. Ma non solo. Grazie al progetto ‘Scuola in chiaro’, presentato questa mattina dal ministro Francesco Profumo, approdano in Rete, per la prima volta, le carte di identita’ di 11 mila istituzioni scolastiche: dal numero di docenti di ruolo alle assenze medie del personale, dai risultati degli alunni agli orari di ricevimento degli insegnanti, con pochi clic i genitori potranno scoprire tutti i dati relativi a ogni singolo istituto, metterli a confronto e fare la scelta piu’ adeguata per i propri figli. “Con il progetto ‘Scuola in chiaro’- ha spiegato Profumo- l’amministrazione fa un passo avanti per la modernizzazione del paese. Da oggi esisterà’ un’unica finestra attraverso cui le famiglie potranno vedere l’intero panorama della scuola. È una giornata importante: il nostro paese si allinea alle modalità’ utilizzate in paesi avanzati”.
“Poche settimane prima di morire Mirko Tremaglia mi espresse un rammarico, quando sapeva che gli sarebbe stato difficile essere tra noi per continuare una battaglia che avvertiva importante in termini morali, come aveva considerato per tutta la vita essenziale battersi per il diritto dei nostri connazionali all’estero: mi riferisco alla necessita’ che egli avvertiva di un intervento di tipo legislativo per rendere il piu’ possibile l’integrazione in Italia di coloro che in mutati tempi sono per tanti aspetti assai simili ai nostri progenitori di ieri”. Cosi’ il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un passaggio del suo ricordo in aula per ricordare la figura di Mirko Tremaglia, scomparso recente. “Nell’impossibilita’ di Tremaglia di continuare in quell’azione- ha aggiunto Fini- mi auguro che non impedisca alla Camera di riprendere quel lavoro per garantire che accanto alla piena integrazione si possano anche garantire quei diritti e quei doveri che rendono possibile un nuovo concetto di cittadinanza”.