Costa Concordia: microcariche per varchi, i dispersi sarebbero 29

Il Prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, a Tgcom24, ha detto: “Il numero dei dispersi al momento e’ di 29 unita’, 6 di questi sono italiani. Tuttavia, un possibile scostamento a scendere ci potrebbe essere.Le 4mila persone che erano sulla nave non erano in possesso di documento di riconoscimento – ha spiegato – per cui i nominativi […]

Il Prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, a Tgcom24, ha detto: “Il numero dei dispersi al momento e’ di 29 unita’, 6 di questi sono italiani. Tuttavia, un possibile scostamento a scendere ci potrebbe essere.Le 4mila persone che erano sulla nave non erano in possesso di documento di riconoscimento – ha spiegato – per cui i nominativi sono stati presi chiedendoli direttamente alle persone, con eventuali errori che sono inevitabili, soprattutto con i viaggiatori stranieri, che erano tanti. Abbiamo chiesto la collaborazione dei consolati per verificare alcuni nomi. Elaborare questi dati e’ stato davvero molto complesso. Tra i nominativi dei dispersi potrebbe esserci qualcuno che e’ in vita e che e’ andato via senza lasciare il proprio nome”.
Sono riprese questa mattina le ricerche dei dispersi. Per la prima volta stanotte non si e’ lavorato sul relitto: i leggeri movimenti della nave di ieri hanno infatti convinto i soccorritori a interrompere le ricerche notturne. Per cercare di accelerare la ricerca dei dispersi,  gli uomini della Marina Militare hanno utilizzato delle microcariche esplosive per aprire dei varchi nello scafo della Concordia. Lo scopo e’ entrare in zone che non e’ possibile raggiungere con altri mezzi.

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