Costa Concordia, Clini: rischio ambientale, necessario stato di emergenza

Il  ministro dell’Ambiente Corrado Clini all’Assemblea di Monteciotorio riferendo sul naufragio della nave Costa Concordia nei pressi dell’isola del Giglio, ha detto: “Il rischio ambientale connesso all’incidente è legato alla possibilità che ci possa essere perdita di carburante. Il rischio è determinato dal fatto che il carburate ha caratteristica di tossicità a lungo termine. Ciò […]

Il  ministro dell’Ambiente Corrado Clini all’Assemblea di Monteciotorio riferendo sul naufragio della nave Costa Concordia nei pressi dell’isola del Giglio, ha detto: “Il rischio ambientale connesso all’incidente è legato alla possibilità che ci possa essere perdita di carburante. Il rischio è determinato dal fatto che il carburate ha caratteristica di tossicità a lungo termine. Ciò significa che il rischio non è solo della contaminazione estetica, ma di effetti di natura chimica del combustibile. Senza dimenticare che a bordo c’è materiale elettrico. Questa è la ragione per la quale il ministero dell’Ambiente ha mobilitato i mezzi e per contenere eventuali perdite di carburante e liquidi pericolosi. Stiamo monitorando la situazione considerando due fattori per il contenimento dei rischi: il primo le condizioni meteo-climatiche. Il secondo fattore è rappresentato dall’esigenza di completare la ricerca di eventuali superstiti. La dichiarazione dello stato di emergenza è necessaria per consentire in tempi brevi tutte le azioni per contenere gli effetti dell’incidente”.
Il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, chiede: “Come mai le grandi navi da crociera che navigano in prossimità delle coste non sono state sanzionate o fermate? Com’è potuto succedere che violare una regola di sicurezza diventasse una consuetudine delle navi da crociera come documentano numerosissime testimonianze fotografiche? All’Isola del Giglio si sta facendo una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che dopo la tragedia ci sia anche un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili”.
“E’ necessario che il governo prenda al più presto la decisione di interdire alla navigazione delle grandi navi cargo e da crociera, delle petroliere e delle chimichiere aree protette e che ci sia tolleranza zero nei confronti dei giganti del mare che infrangono le regole della navigazione – conclude Bonelli -. Le oltre 2400 tonnellate di combustibile della Costa Concordia sono un pericolo gravissimo per un’aria di pregio ambientale inestimabile”. I Verdi della Campania, intanto, hanno diffuso le immagini di alcuni inchini avvenuti a Capri, Ischia e Procida. “Gli inchini sono una prassi consolidata delle grandi navi da crociera”. Dichiara il Commissario regionale dei Verdi Campani Francesco Emilio Borrelli che prosegue: “Ci sono arrivate numerosissime segnalazioni con esempi negativi tra Capri, Ischia e Procida”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *