Ambiente: allarme inquinamento a Pescara

La qualità dell’aria delle città italiane è pessima e continua a peggiorare. A dirlo è lo studio sull’inquinamento atmosferico di Legambiente  presentato ieri a Roma. E anche la regione verde d’Italia, l’Abruzzo, è sotto osservazione. Il principale imputato sono le polveri sottili (PM10),  sostanze altamente dannose per la salute umana per la loro capacità di penetrare […]

La qualità dell’aria delle città italiane è pessima e continua a peggiorare. A dirlo è lo studio sull’inquinamento atmosferico di Legambiente  presentato ieri a Roma. E anche la regione verde d’Italia, l’Abruzzo, è sotto osservazione.

Il principale imputato sono le polveri sottili (PM10),  sostanze altamente dannose per la salute umana per la loro capacità di penetrare in profondità nell’apparato .

Sotto osservazione Pescara nel solo 2011 il PM10 ha raggiunto i 69 superamenti, sui 35 consentiti annualmente, valori aumentati del 17% rispetto al 2010 (più della media nazionale, che è del 12%).

«Se si considera, inoltre, che al 31 dicembre la centralina di Santa Teresa di Spoltore aveva rilevato ben 140 superamenti di PM10 – sostiene Antonella Carlucci, della segreteria regionale di Legambiente – questo collocherebbe il livello di inquinamento della nostra area metropolitana a metà strada tra Milano (131 superamenti) e Torino (158)».

Ma c’è di più. Dal dossier Mal’Aria 2012 emerge un altro dato inquietante: Pescara si colloca all’undicesimo posto in Italia per il superamento dei limiti consentiti del biossido di azoto. A fronte di una media consentita di 40 μg/m³, Pescara si attesta infatti sul valore medio di 50, mentre Teramo sfiora il limite con appena 38. Gas tossico dall’odore forte e pungente, e con grande potere irritante, il biossido di azoto (NO2) è uno degli inquinanti tenuti particolarmente sotto controllo per la valutazione della qualità dell’aria che respiriamo, in quanto è una sostanza irritante per le vie respiratorie e per gli occhi, e può raggiungere gli alveoli e provocare edema polmonare.

«Al traffico, principale causa, si risponde troppo spesso con interventi occasionali di emergenza, mentre per limitare le auto in città servono serie politiche di mobilità sostenibile e di potenziamento del trasporto pubblico locale. Il trasporto su strada incide per il 40% sulle emissioni totali dei PM10 nella sola città di Pescara e per più della metà (55%) sulle emissioni totali dell’ossido di azoto. Per di più, i recenti tagli al traffico ferroviario pendolare, oltre a peggiorare un servizio, andranno anche ad incidere sul traffico veicolare privato, con l’inevitabile, ulteriore incremento delle emissioni dannose. L’Abruzzo sente sempre più incombente la necessità di un piano regionale dei trasporti che intervenga sulla mobilità integrata e possa potenziare il trasporto pubblico, incentivando gli spostamenti con mezzi a basso impatto ambientale». Commenta Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo.

E l’inquinamento acustico? Valori poco significativi: solo 10 Comuni abruzzesi (su 305) hanno approvato la classificazione acustica.

2 risposte a “Ambiente: allarme inquinamento a Pescara”

  1. Chimney Rebuild ha detto:

    … [Trackback]

    […] There you will find 94097 more Infos: improntalaquila.org/2012/ambiente-allarme-inquinamento-a-pescara-33346.html […]

  2. … [Trackback]

    […] Find More Informations here: improntalaquila.org/2012/ambiente-allarme-inquinamento-a-pescara-33346.html […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *