Internet: genitori danno suggerimenti ai figli. Loro li ignorano

Un’alleanza tra 50 associazioni, aziende e istituzioni per garantire un uso sicuro di internet da parte dei minori in Italia. E’ il comitato “Giovani on line”, coordinato da Save the Children e Adiconsum, che viene tenuto a battesimo oggi alla Camera in occasione dell’edizione 2012 dell’Safer Internet Day che si celebra oggi in tutta Europa […]

Un’alleanza tra 50 associazioni, aziende e istituzioni per garantire un uso sicuro di internet da parte dei minori in Italia. E’ il comitato “Giovani on line”, coordinato da Save the Children e Adiconsum, che viene tenuto a battesimo oggi alla Camera in occasione dell’edizione 2012 dell’Safer Internet Day che si celebra oggi in tutta Europa e che quest’anno lancia il messaggio del rapporto fra le generazioni, cioè della comunicazione fra genitori e figli e più in generale fra il mondo adulto e quello degli adolescenti e dei bambini rispetto all’uso di Internet e alle opportunità e rischi che presenta.

Fra gli aderenti c’è la Polizia Postale, ci sono gli uffici dedicati dei ministeri dell’Interno, delle Sviluppo economico, dell’Istruzione, delle Pari opportunità, e ci sono altre decine di realtà organizzazioni, comprese le più importanti industrie Ict e di telefonia mobile: l’Associazione italiana genitori, l’Associazione italiana internet provider, il Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso dell’infanzia (Cismai), il Consiglio nazionale degli utenti, l’Istituto degli Innocenti, gli osservatori di università come la Cattolica di Milano e la Sapienza di Roma, la Rai, Facebook, Google, Telecom, Tiscali, Vodafone, Wind, Yahoo! e così via.

Secondo una nuova ricerca condotta da Eu Kids Online è forte l’attenzione di molti genitori, con il 63% che suggerisce ai figli come comportarsi online, suggerendo ai propri figli come comportarsi con i propri contatti on line, parlando delle situazioni che possono turbarli (56%) o di quelle che già li hanno infastiditi (26%). Eppure, il 39% dei ragazzi rivela di non tenere conto dei loro consigli quando naviga su internet. Il 13% di padri e madri italiani non dialoga per niente con i figli rispetto a ciò che fanno in rete. Molti genitori (l’82% in Italia, percentuale più alta del 10% rispetto alla media europea) ritengono “altamente improbabile” che i propri figli possano imbattersi in situazioni spiacevoli nei sei mesi successivi all’indagine. Tuttavia, dalla stessa indagine emerge che il 39% dei ragazzi italiani dichiara di ignorare i consigli dei propri genitori talvolta, mentre l’8% li ignora completamente.  Vi è dunque un divario sensibile tra i comportamenti effettivi on line dei ragazzi e la percezione che ne hanno i genitori.

“E’ un segnale importante per il nostro paese – dice Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia – il fatto che intorno allo stesso tavolo siedano per la prima volta organizzazioni di tutela dell’infanzia come Save the Children e colossi dell’informatica come Google o Facebook, con l’intento comune di definire regole e prassi per garantire una maggiore tutela dei minori on line”. Il segretario generale Adiconsum, Pietro Giordano, ricorda che “interventi restrittivi da parte dei genitori, come impedire ai figli alcune operazioni su Internet quali per esempio il download, hanno un effetto limitato, intanto perché possono essere aggirate dai ragazzi e poi perché ne riducono le competenze e capacità digitali”.

Per aiutare in tal senso arriva anche uno spot, (“Insieme. Più connessi. Più sicuri”) di un minuto, realizzato in occasione della Giornata, che mostra in chiave ironica il rapporto tra genitori e figli quando si parla di internet, con un intervistatore che rivolge in parallelo la stessa domanda a genitore e figlio, come in un ipotetico quiz show tutto dedicato al web. Le risposte date dal genitore e dal figlio sono sempre diverse, a sottolineare la distanza tra l’uno e l’altro. Distanza che però deve essere colmata, affinché il genitore possa realmente essere di supporto ai figli per una navigazione sicura e consapevole. Lo spot viene diffuso attraverso i canali messi a disposizione dalle organizzazioni che partecipano all’iniziativa. Sono oltre 1.200 le scuole che, su invito del Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno deciso di aderire alla Giornata organizzando iniziative di confronto e di sensibilizzazione con i ragazzi.

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