Caos alla prima serata del Festival di Sanremo

La sessantaduesima edizione si è aperta  con i duetti musicali esilaranti di Luca e Paolo. I  due hanno cominciato ricordando loro stessi dello scorso anno e senza Berlusconi, è sempre più complicato fare satira per loro e per tutti: “O Signore del Creato, te lo chiedo inginocchiato: fa che torni quel pelato. Sperduti senza più […]

La sessantaduesima edizione si è aperta  con i duetti musicali esilaranti di Luca e Paolo. I  due hanno cominciato ricordando loro stessi dello scorso anno e senza Berlusconi, è sempre più complicato fare satira per loro e per tutti: “O Signore del Creato, te lo chiedo inginocchiato: fa che torni quel pelato. Sperduti senza più vittime vere vanno a puttane le nostre carriere. Problemi per tutti Dandini, Chiambretti, Littizzetto e Fazio…….. Non si possono fare battute sui tassisti,gli statali e i giornalisti, e se attacchi la Camusso sei fesso e perdi il posto fisso. Le escort sono in cassaintegrazione,  Emilio Fede va in pensione”. Poi prendono in giro Celentano il “noleggiato” visto il cachet….

Cala  il sipario! Canzoni poco coinvolgenti, sicuramente non all’altezza della precedente edizione del “Gianni Nazionale” e soprattutto primi problemi “tecnici” con la giuria dei 300 giurati che dovevano decretare le due canzoni “big” da eliminare nella prima serata.

Ma la prima vera tegola di questo “sfortunato” (almeno per ora) festival e avvenuto a poche ore dal via: un problema fisico (stress da debutto?) blocca a letto la bellissima modella Ivana Mrazova, pare costretta alle cure in pronto soccorso, che ha saltato la prima puntata. Per cui dopo oltre metà serata, “invocate” da Rocco Papaleo (unico vero volto nuovo di questo Sanremo) che voleva sul palcoscenico dell’Ariston, come da tradizione, “belle donne” ritornano Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis protagoniste della scorsa edizione.

Cambia lo “slogan” da “Restiamo uniti” a quello voluto da Papaleo “Restiamo tecnici”, in “onore” al Governo Monti.

Almeno l’attesa per l’intervento di Celentano non è andata delusa. La guerra, le bombe, le sirene fanno da prologo all’ingresso di uno sbilenco Celentano.  Un monologo accusatore nei confronti dei preti e dei giornali cattolici come Avvenire e Famiglia Cristiana, ritenuti “inutili” e che devono chiudere. In merito alla definizione di “popolo sovrano”  boccia la Consulta che ha annullato i referendum popolari. La predica lenta del Re “molleggitato”, affiancato da Morandi, Pupo e Papaleo, ha fatto saltare anche la scaletta delle canzoni in gara, scontentando alla fine tutti.

Dopo l’esibizione delle 14 canzoni in gara, finite oltre la mezzanotte e mezza, l’annuncio di Morandi: “a causa di problemi tecnici la votazione della giuria viene annullata e tutti i big saranno in gara anche domani, senza nessuna eliminazione per questa serata”. Queste parole hanno scatenato le furie dei giurati che hanno protestato  contro Morandi  e la stessa organizzazione. La serata è finita come peggio non ci si poteva immaginare: i fogli dei giurati buttati sul palco con un imbarazzo di Morandi e Papaleo  che  probabilmente aveva immaginato un altro tipo di debutto! Sanremo sulla prima serata ha scommesso molto, sarà l’auditel a dire se ha avuto ragione.

Salvatore Romano

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