Forum famiglie: “Basta con lo Stato biscazziere”

La Commissione affari sociali dalla Camera ha tenuto un’audizione sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco d’azzardo a cui hanno preso parte anche associazioni appartenenti al Forum delle associazioni familiari. Unanime è stata la richiesta che lo Stato ponga maggior attenzione ad un fenomeno che nei suoi aspetti patologici coinvolge centinaia di migliaia […]

La Commissione affari sociali dalla Camera ha tenuto un’audizione sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco d’azzardo a cui hanno preso parte anche associazioni appartenenti al Forum delle associazioni familiari. Unanime è stata la richiesta che lo Stato ponga maggior attenzione ad un fenomeno che nei suoi aspetti patologici coinvolge centinaia di migliaia di italiani che mette in ginocchio le famiglie, arrivando a costituire un vero dramma sociale.
“Una situazione resa ancor più odiosa dal fatto che lo Stato si riempie le tasche con i proventi di questo commercio – commenta il presidente del Forum, Francesco Belletti -. Se negli anni passati ci si accontentava di lotto e tototalcio, ora è caduto ogni freno e lo Stato biscazziere non ha pudore a liberalizzare tutto e il contrario di tutto, consentendone pubblicità ed accesso senza alcuna limitazione”.

“Quasi 80 miliardi di euro di ‘lasciatemi sognare’ sono stati giocati l’anno scorso (sarebbe meglio dire bruciati!) – sottolinea il Forum famiglie – di cui solo una piccola parte è ritornata nelle tasche degli italiani. Insomma l’affare, a parte le società che prosperano sui giochi, lo fa solo lo Stato che incassa l’ennesina “imposta sui sogni” e che sembra diventare sempre più biscazziere”.
“Ma i costi sociali di questo dramma e dell’indotto illegale che la legalizzazione copre e rende ‘normale’ (in fondo, agli occhi della gente, l’unica differenza tra le slot nascoste nei bar ed il poker on line pubblicizzato dalle tv nazionali è su chi incassa i ricchi guadagni) rischiano di sfilare dal bilancio statale i proventi che il gioco ha portato – conclude Belletti -. Bene ha fatto allora il ministro con delega alle lotte alle dipendenze, Riccardi, a proporre la modifica della legislazione in materia. Magari arrivando a vietare la pubblicità per ogni forma di gioco d’azzardo, come del resto già accade per il fumo”.

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