Mimose ‘speciali’ dall’Afganistan al Kenya, dalla Tanzania alla Siria

Trasformare la festa della donna in un sostegnoconcreto a favore delle donne del mondo Con l’Aibi-Amici dei bambini è possibile aiutare le donne del Kenya acostruire il proprio futuro. Con 15 euro un kit igienico – sanitario pergiovani ragazze degli istituti , con 25 euro una sessione di due ore con unapsicologa esperta, con 50 […]

Trasformare la festa della donna in un sostegnoconcreto a favore delle donne del mondo Con l’Aibi-Amici dei bambini è possibile aiutare le donne del Kenya acostruire il proprio futuro. Con 15 euro un kit igienico – sanitario pergiovani ragazze degli istituti , con 25 euro una sessione di due ore con unapsicologa esperta, con 50 il rimborso trasporti per un mese di apprendistato,con 75 un tutor per una giornata di formazione e con 100 una borsa di studioper corsi professionali per giovani ragazze che hanno lasciato da poco tempogli istituti. Ai.Bi. invierà una e-mail con le mimose virtuali scelte daldonatore a chi si desidera, amiche, madri, sorelle, colleghe. (Per info: www.aibi.it/8marzo)
Amnesty International dedica la Giornata internazionaledelle donne dell’8 marzo al coraggio delle donne protagoniste delle rivolte delMedio Oriente e dell’Africa del Nord. “In tutta l’area del Medio Oriente edell’Africa del Nord, le donne sono una forza ispiratrice del cambiamento esfidano regimi repressivi per difendere i diritti umani fondamentali epromuovere le riforme e l’uguaglianza’ – ha dichiarato Widney Brown, di AmnestyInternational. ‘Nella Giornata internazionale delle donne, AmnestyInternational esprime solidarieta’ a queste donne coraggiose e sostiene la lorolotta per i diritti umani e la liberta’. Vogliamo che sappiano che il mondointero e’ con loro in questo momento storico’. (Per info: www.amnesty.it/diritto_di_guidare_donne_arabia_saudita – www.amnesty.it/detenzione_avvocatessa_Nasrin_Sotoudeh_Iran – www.amnesty.it/diritti_donne_Siria)
Il Cesvi vicinoalle donne afgane che “vivono una situazione di marginalità sociale, economicae culturale”. “Il livello di deprivazione dipende in larga misuradall’appartenenza etnica, dalla professione religiosa e dall’area geografica incui vivono. – racconta Alessandra Tomirotti, responsabile di Cesvi inAfghanistan – Le città, come sempre, rappresentano un’oasi privilegiata dove leopportunità e i servizi favoriscono le condizioni per una maggioreemancipazione femminile. Ma se ci si sposta nei villaggi, la situazione cambiadrasticamente: attraversandoli non si incrocia alcuna donna per strada”. Cesviè presente in Afghanistan dal 2001 e dal 2008 è impegnato a favoredell’inserimento sociale e professionale dei soggetti più vulnerabili: il 60% dei beneficiari è composto da donne chehanno seguito un corso di formazione professionale ed hanno costituito duecooperative sociali dove lavorano regolarmente come sarte, tessitrici ditappeti, fotografe e produttrici di video per eventi ed estetiste/parrucchiere.
Donare, invece della solita mimosa, un biglietto d’auguriper sostenere il progetto “Inuka – Alza la testa” aiutare le madri dibambini con disabilità della Tanzania. Con soli 25 euro saràpossibile regalare un maialino o una capretta alle donne africane, che conl’allevamento potranno aumentare il proprio reddito familiare, dedicando cosìmeno tempo al duro lavoro nei campi. L’iniziativa è di Comunità Solidalinel mondo Onlus. (Per info: http://www.solidalinelmondo.org)
Un aiuto alle donne africane viene anche dalla Rete deicomuni solidali (Recosol), che lanciano una raccolta fondi per comprare un’automobile diservizio per le emergenze sanitarie nella città di Oualia in Mali.. “L’autocomunale – spiegano i promotori – è l’unico sistema per portare una donnabisognosa di un taglio cesareo o colpita da complicazioni da partonell’ospedale più vicino (a 80 o 150 Km dal capoluogo) per far fronte a una delle pocheoperazioni gratuite che il governo maliano consente”. Servono 3000 euro per acquistare un fuoristrada diseconda mano. (Per info: www.comunisolidali.org).

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