Greenpace, fondali del Giglio ‘non allarmanti’

Greenpeace ha verificato lo stato dei fondali dell’isola del Giglio dopo il disastro della Costa Concordia. Il team ha prelevato alcuni campioni di acqua marina superficiale dalla costa, con due obiettivi: fotografare lo stato attuale dei fondali così da confrontare l’evoluzione dei popolamenti nell’eventualità di un massiccio sversamento di sostanze pericolose, e valutare l’eventuale contaminazione […]

Greenpeace ha verificato lo stato dei fondali dell’isola del Giglio dopo il disastro della Costa Concordia. Il team ha prelevato alcuni campioni di acqua marina superficiale dalla costa, con due obiettivi: fotografare lo stato attuale dei fondali così da confrontare l’evoluzione dei popolamenti nell’eventualità di un massiccio sversamento di sostanze pericolose, e valutare l’eventuale contaminazione già in corso dell’acqua di mare.
“L’esito dei test di laboratorio – ha detto Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace che ha svolto i campionamenti delle acque del Giglio – non è allarmante, ma sembra indicare che una contaminazione dal relitto potrebbe già essere in atto. Per questo chiediamo che sia adottato al più presto il piano di rimozione dello stesso e organizzato il suo smantellamento in terraferma”.

I risultati delle analisi delle acque hanno rilevato la presenza in mare di tensioattivi (detergenti) e ammoniaca in concentrazione superiore ai valori di riferimento identificati da ARPAT per la sua campagna di monitoraggio.

Leggi il rapporto: http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2012/mare/come-sta-il-mare-del-giglio.pdf

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