L’Aquila: i Vigili del Fuoco pronti allo sciopero

Le Segreterie Territoriali del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di L’Aquila preannunciano l’intenzione di indire uno sciopero provinciale non escludendo immediate e più incisive forme di protesta. Motivo della protesta i contenuti dell’OPCM n. 4013 del 23 marzo 2012 contenente “Misure urgenti per la semplificazione, il rigore nonché per il superamento dell’emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del […]

Le Segreterie Territoriali del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di L’Aquila preannunciano l’intenzione di indire uno sciopero provinciale non escludendo immediate e più incisive forme di protesta.

Motivo della protesta i contenuti dell’OPCM n. 4013 del 23 marzo 2012 contenente “Misure urgenti per la semplificazione, il rigore nonché per il superamento dell’emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del giorno 6 aprile 2009”. Nei 28 articoli che la compongono, infatti, non vi è cenno alcuno a provvedimenti in favore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che, come noto, sta garantendo i servizi post emergenziali alla popolazione, grazie al contingente di 74 unità inviate al Comando Provinciale di L’Aquila che espletano numerosi compiti che vanno dall’accompagnamento dei residenti nel cratere sismico, presso le abitazioni inagibili ai sensi dell’Ordinanza Sindacale dell’8 aprile 2009, tutt’ora in vigore, coopera, in caso di necessità, alle operazioni di rimozione e trasporto macerie , consente di far fronte alle numerose richieste di soccorso.

Con queste premesse il Comando Provinciale dell’Aquila teme per le conseguenze che si ripercuoteranno inevitabilmente sulla popolazione del cratere sismico che continua a necessitare del supporto del C.N.VV.F. e delle attività da esso garantite.

Le OO.SS. chiedono ai responsabili dei VV.F. e al Prefetto Iurato che si attivino verso il Governo con l’urgenza che il caso richiede, al fine di prorogare le missioni del contingente attualmente in servizio presso il Comando dell’Aquila, in attesa di un auspicabile provvedimento definitivo di riclassificazione e potenziamento degli organici, non più rinviabile.

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