Morta dopo test clinico, fiala adulterata?

Una giovane donna è morta a Barletta dopo un esame per le intolleranze alimentari in un centro privato non convenzionato e privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie. “Si è trattato di uso improprio di sorbitolo (Sorbidex diluito con acqua del rubinetto) non medico, in un centro non autorizzato” ha commentato il ministro della Salute Renato Balduzzi. […]

Una giovane donna è morta a Barletta dopo un esame per le intolleranze alimentari in un centro privato non convenzionato e privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie. “Si è trattato di uso improprio di sorbitolo (Sorbidex diluito con acqua del rubinetto) non medico, in un centro non autorizzato” ha commentato il ministro della Salute Renato Balduzzi.

“I Carabinieri del Nas di Padova, sulla scia dell’accaduto, hanno effettuato nel weekend un maxisequestro di 1000 tonnellate di sorbitolo in due ditte di Rovigo e Mantova”, continua la nota.

Le condizioni delle due donne che si erano sentite male dopo essere state sottoposte allo stesso test sono in miglioramento. “Sono buone le condizioni di salute delle due donne – fa sapere la direzione sanitaria della Asl Barletta Andria Trani in un bollettino medico – che ieri hanno accusato malesseri nel centro privato di Gastroenterologia. La 32enne di Altamura resta ricoverata nel reparto di Medicina, mentre la 62enne di Margherita di Savoia nel reparto di Anestesia e Rianimazione. Restano entrambe sotto osservazione, ma hanno superato bene la notte e le condizioni di salute, a più di 24 ore dall’accaduto, sono buone”.

Intanto in procura è in corso una riunione per l’affidamento dell’incarico autoptico per stabilire le cause della morte di una giovane donna. Il procuratore ha specificato che si cerchera’ di verificare ”se questa sostanza e’ l’E420, come viene indicato tecnicamente il sorbitolo, e se ci sia una scheda tecnica di accompagnamento in sintonia con la sostanza che andiamo ad analizzare”. ”Interessa sapere – ha aggiunto – se questa sostanza e’ effettivamente come e’ stata venduta via Internet, o se e’ stata adulterata”.

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