Fumatori e obesi più diffusi fra ceto medio-basso

Abitudine al fumo, sedentarieta’ e obesita’ sono piu’ frequenti nelle persone con basso livello di istruzione e che riferiscono di avere molte difficolta’ economiche rispetto alle persone con alto livello socioeconomico. La prevalenza di patologie respiratorie croniche e di diabete e’ piu’ alta nelle persone con titolo di studio basso rispetto a quelle laureate e […]

Abitudine al fumo, sedentarieta’ e obesita’ sono piu’ frequenti nelle persone con basso livello di istruzione e che riferiscono di avere molte difficolta’ economiche rispetto alle persone con alto livello socioeconomico. La prevalenza di patologie respiratorie croniche e di diabete e’ piu’ alta nelle persone con titolo di studio basso rispetto a quelle laureate e tra chi riferisce di avere difficolta’ economiche rispetto a chi non ne ha. Al contrario l’adesione a programmi di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella o della cervice uterina e’ maggiore nelle donne con un livello d’istruzione medio-alto e in quelle senza difficolta’ economiche percepite. Tra le poche eccezioni, il consumo di alcol: nelle donne il consumo definito a rischio e’ maggiormente frequente fra le piu’ istruite. Sono questi alcuni dei risultati dell’indagine effettuata nell’ambito del sistema di sorveglianza ‘Passi’, ‘che indaga in modo continuato aspetti relativi allo stato di salute (salute percepita, prevalenza di fattori di rischio cardiovascolare e di sintomi di depressione), alle abitudini di vita (alimentazione, attivita’ fisica, fumo, alcol), all’offerta e all’utilizzo dei programmi di prevenzione (screening oncologici, vaccinazione contro rosolia e influenza) e alla sicurezza stradale e domestica’.

Si tratta, praticamente, di un campione di residenti di 18-69 anni che viene estratto casualmente dagli elenchi delle anagrafi sanitarie, stratificandolo per sesso e classi di eta’. Personale delle Asl, specificatamente formato, effettua interviste telefoniche mensili con un questionario. I risultati dell’indagine verranno illustrati domani nel workshop del coordinamento nazionale Passi in corso presso l’Istituto superiore. Nel corso della giornata sara’ presentato il Rapporto Nazionale 2007-2009 interamente dedicato all’analisi delle disuguaglianze sociali in Italia in relazione a stili di vita, fattori di rischio e presenza di malattie croniche, adesione a programmi di screening, percezione dello stato di salute e sintomi depressivi. Sono state intervistate oltre 98.000 persone di cui 94.996 sono di cittadinanza italiana e 3.153 di nazionalita’ straniera.

Per questo rapporto, le analisi sono state eseguite soltanto relativamente agli intervistati con cittadinanza italiana, in quanto il basso numero di stranieri intervistati non avrebbe consentito di ottenere risultati affidabili in questa popolazione. Sintesi dei risultati:

ABITUDINE AL FUMO: Il 28% degli italiani di 18-69 anni ha riferito di fumare sigarette quotidianamente. Fumano di piu’ gli uomini (32%) rispetto alle donne (24%) e, in entrambi i generi, le persone di 18-34 anni, quelle con scolarita’ media inferiore e quelle che riferiscono di avere molte difficolta’ economiche. L’abitudine al fumo e’ piu’ diffusa nelle Regioni centro-meridionali per gli uomini e in quelle centrali per le donne.

CONSUMO DI ALCOL A RISCHIO: Complessivamente circa il 20% degli italiani di 18-69 anni ha riferito un consumo di alcol a rischio: l’uso e’ piu’ diffuso tra gli uomini (25%) rispetto alle donne (15%) e in entrambi i generi tra le persone piu’ giovani e fra i residenti nelle Regioni settentrionali. Nelle donne il consumo, definito a rischio, di alcol e’ piu’ frequente fra chi ha un livello alto di istruzione.

SEDENTARIETÀ: Il 29% degli intervistati di nazionalita’ italiana risulta sedentario (uomini: 27%; donne 31%).Sono piu’ sedentarie le persone con bassa istruzione, quelle con molte difficolta’ economiche riferite e quelle che risiedono nelle Regioni centro-meridionali.

OBESITÀ: Circa una persona ogni dieci (12% uomini; 10% donne) di 18-69 anni e’ classificabile come obesa. L’obesita’, in entrambi i generi, cresce con l’eta’ ed e’ piu’ frequente nelle persone con molte difficolta’ economiche riferite e in quelle con bassa scolarita’ (nelle donne con bassa istruzione la prevalenza di obesita’ e’ circa doppia rispetto alle laureate). La prevalenza di obesita’ mostra inoltre un gradiente geografico Nord-Sud.

IPERTENSIONE ARTERIOSA: Complessivamente, il 21% degli italiani di 18-69 anni ha dichiarato di aver avuto una diagnosi di ipertensione da parte di un medico. Nella fascia d’eta’ 50-69 anni la prevalenza raggiunge il 40%. Nelle diverse Regioni italiane la prevalenza varia dal 17% al 27%, ma senza un evidente gradiente geografico.

Di seguito ancora i risultati del rapporto:

IPERCOLESTEROLEMIA: Il 25% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto una diagnosi di ipercolesterolemia. La prevalenza di ipercolesterolemia e’ piu’ elevata nelle Regioni del Nord e cresce all’avanzare dell’eta’: negli uomini passa dal 10% nella classe d’eta’ 18-34 anni al 33% nei 50-69enni; nelle donne i valori sono rispettivamente 10% e 39%.

PRESENZA DI PATOLOGIE CRONICHE: Il 18% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno una delle patologie croniche in studio (diabete, insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale, infarto del miocardo o altre malattie del cuore, tumori). La prevalenza aumenta con l’eta’ in entrambi i generi ed e’ piu’ alta tra le persone con un basso livello d’istruzione e tra quelle che hanno riferito di avere molte difficolta’ economiche.

PATOLOGIE RESPIRATORIE CRONICHE: L’8% degli italiani di 18-69 anni ha riferito di aver avuto la diagnosi di una patologia respiratoria cronica. La prevalenza cresce con l’eta’ in entrambi i generi ed e’ maggiore nelle persone con bassa scolarita’ e in quelle che riferiscono di avere molte difficolta’ economiche: negli uomini passa dal 6% fra i laureati al 17% nelle persone con bassa scolarita’; nelle donne i valori sono rispettivamente 6% e 14%.

DIABETE: L’8% degli uomini e il 6% delle donne di 35-69 anni ha dichiarato di aver avuto, da parte di un medico, la diagnosi di diabete mellito (tipo 1 o tipo 2). La prevalenza riferita di diabete e’ maggiore tra le persone con un basso livello d’istruzione e con molte difficolta’ economiche. È presente, inoltre, un gradiente geografico con valori piu’ elevati nelle Regioni del Sud.

ESECUZIONE DELLA MAMMOGRAFIA: Il 69% delle donne di 50-69 anni ha riferito di aver eseguito una mammografia a scopo preventivo negli ultimi due anni. L’esecuzione della mammografia nei tempi raccomandati e’ maggiore nelle 50-59enni, nelle donne con un livello d’istruzione alto e in quelle senza difficolta’ economiche percepite. Nell’esecuzione della mammografia si evidenzia inoltre un forte gradiente Nord-Sud: 80% vs 49%.

ESECUZIONE DEL PAP TEST: Il 74% delle donne di 25-64 anni ha riferito di aver effettuato a scopo preventivo un Pap test negli ultimi tre anni. Tra le donne con un alto livello di istruzione la frequenza di esecuzione dell’esame e’ piu’ alta rispetto a quelle con un titolo di studio basso. A parita’ di condizioni economiche e di livello di istruzione, sono le donne del Nord ad eseguire il test con piu’ alta frequenza (84%) rispetto alle donne delle Regioni meridionali (58%).

DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO: Nel biennio 2008-09, il 33% degli uomini e il 31% delle donne di 50-69 anni ha riferito di aver eseguito un esame per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto nei tempi raccomandati. In entrambi i generi, la percezione di avere difficolta’ economiche e la residenza nelle Regioni meridionali risultano associate ad una minore frequenza di esecuzione dei test.

PERCEZIONE POSITIVA DELLO STATO DI SALUTE: Il 66% degli intervistati ha riferito di stare bene o molto bene, il 30% discretamente e il 4% di stare male o molto male. Hanno dichiarano di stare meglio gli uomini (71%) rispetto alle donne (61%) e, in entrambi i generi, le persone piu’ giovani (18-34 anni), quelle con scolarita’ piu’ alta e quelle senza difficolta’ economiche riferite. In generale, si sono dichiarate meno soddisfatte del proprio stato di salute le persone residenti nelle Regioni centro-meridionali. Sintomi di depressione

L’8% delle persone di eta’ compresa tra 18 e 69 anni e’ risultata classificabile come persona con sintomi di depressione. Le donne hanno riferito sintomi depressivi in percentuale doppia rispetto agli uomini (11% contro 5%). La prevalenza di sintomi depressivi, in entrambi i generi, e’ maggiore tra le persone con un basso livello d’istruzione e con molte difficolta’ economiche.

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