Iniziative di lotta della Uil a sostegno del reddito e dell’occupazione

Lunedì 2 aprile saranno definite, al termine di una nuova riunione di Segreteria nazionale della Uil, una serie di iniziative e una  mobilitazione a livello territoriale e nazionale  per sollecitare interventi a tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Mentre il governo vorrebbe costringerci a parlare solo di articolo 18, i lavoratori e i pensionati, […]

Lunedì 2 aprile saranno definite, al termine di una nuova riunione di Segreteria nazionale della Uil, una serie di iniziative e una  mobilitazione a livello territoriale e nazionale  per sollecitare interventi a tutela dell’occupazione e del reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Mentre il governo vorrebbe costringerci a parlare solo di articolo 18, i lavoratori e i pensionati, proprio in queste ore, si trovano a dover fare i conti con un’accresciuta e ormai insostenibile pressione fiscale che sta ridimensionando considerevolmente il potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni. Le addizionali Irpef hanno avuto il loro effetto negativo sulle buste paga di marzo e un ulteriore peggioramento si prospetta, nei prossimi mesi, quando entrerà in vigore l’Imu. Si profilano, inoltre, ulteriori possibili incrementi delle aliquote Iva che finiranno col pesare, soprattutto, sui redditi reali medio-bassi. Anche sul fronte occupazionale, la situazione è decisamente preoccupante. Le stime per il 2012 fanno prevedere un’accentuazione della disoccupazione o dell’insicurezza dell’occupazione che farà il paio con una riduzione della produzione industriale e del Pil. La conclamata situazione di recessione è il segno evidente che il Paese è prostrato da anni di mancati progetti di sviluppo. E’ necessario, dunque, mettere in campo azioni di contrasto agli effetti recessivi delle politiche economiche del governo. In questo quadro, in attesa di una sempre più improcrastinabile riforma fiscale che riequilibri il carico della tassazione a favore dei redditi fissi, è urgente un provvedimento attuativo per la detassazione strutturale degli incrementi salariali derivanti dalla produttività. Così come, occorre porre rimedio, subito, alla condizione di quelle persone che non hanno più un lavoro e che, però, non sono ancora in grado di fruire della pensione. I cosiddetti “esodati” sono molte centinaia di migliaia e per essi si pone l’urgenza di soluzioni che garantiscano la continuità tra salario e pensioni. Vanno affrontate, inoltre, con decisione le tante vertenze per crisi aziendali: occorrono soluzioni concordate con i competenti livelli istituzionali che riaprano prospettive industriali e occupazionali per tante realtà produttive e per tanti lavoratori. Al contempo, c’è bisogno anche di un sostegno al tavolo aperto per le questioni che riguardano l’efficienza e la valorizzazione del lavoro pubblico. Occorre, infine, sollecitare a livello parlamentare una modifica della riforma del mercato del lavoro secondo le indicazioni già emerse nel corso della Direzione nazionale della Uil. A un diffuso e crescente disagio è necessario dare risposte concrete nella direzione della crescita e dello sviluppo. La mobilitazione e le iniziative di lotta della Uil avranno questo segno chiaro e inequivoco.

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