L’Aquila: le corali più antiche della città insieme al momento del ‘ricordo’

La Associazione Corale “Gran Sasso” e la Corale Novantanove, le formazioni corali più antiche della città che avevano la loro sede nel cuore del centro storico, aderiscono alla Fiaccolata in memoria delle vittime del sisma del 2009 con un momento corale previsto in Piazza Duomo all’arrivo del corteo, la notte fra i 5 e il […]

La Associazione Corale “Gran Sasso” e la Corale Novantanove, le formazioni corali più antiche della città che avevano la loro sede nel cuore del centro storico, aderiscono alla Fiaccolata in memoria delle vittime del sisma del 2009 con un momento corale previsto in Piazza Duomo all’arrivo del corteo, la notte fra i 5 e il 6 aprile.
I cori eseguiranno un paio di canti ciascuno e due brani insieme del repertorio polifonico sacro, per una decina di minuti complessivi. I brani che saranno eseguiti insieme sono il tradizionale “Miserere” di Selecchy, essendo quest’anno anche il Venerdì Santo, e un altro brano, il “Signore delle cime” nella trascrizione originale a 4 voci miste di Bepi De Marzi, la preghiera più bella e più celebre fra i canti alpini e di montagna, che sarà eseguito al termine della lettura dei nomi.
L’intervento delle Corali non è un concerto: “Non è un’esibizione, ma una testimonianza di partecipazione… – così Carlo Mantini e Ettore Maria Del Romano, maestri dei due cori vogliono precisare – solo voci, senza strumenti, che intonano i brani non per spezzare un silenzio, ma al contrario per solennizzarlo”. Non sono richiesti applausi, ne’ inchini o presentazioni; anche perché anche ciascun coro è formato da aquilani e aquilane. E’ una partecipazione “corale” al momento del ricordo.

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