Con Olga piogge al Centronord, poi caldo africano

Domani un ultimo colpo di coda del maltempo con violenti temporali al centronord, poi sara’ caldo africano, a causa dell’anticiclone ‘Hannibal’ che fara’ salire le temperature di 12-13 gradi. Marzo – si legge in una nota del colonnello Giuliacci – a livello planetario è risultato il più “fresco” del nuovo millennio: era dal 1999 infatti […]

Domani un ultimo colpo di coda del maltempo con violenti temporali al centronord, poi sara’ caldo africano, a causa dell’anticiclone ‘Hannibal’ che fara’ salire le temperature di 12-13 gradi. Marzo – si legge in una nota del colonnello Giuliacci – a livello planetario è risultato il più “fresco” del nuovo millennio: era dal 1999 infatti che le temperature medie planetarie a marzo non risultavano così basse.
Madeleine, oggi – prosegue la nota – lunedì 23, arriva sulle Isole britanniche un altro profondo centro di bassa pressione, che il Servizio Meteo Tedesco ha già battezzato “OLGA”.
Olga già martedì 24 sospingerà una piovosa perturbazione atlantica su gran parte del Centronord dell’Italia. Ma nei giorni successivi non potrà fare altre incursioni verso la penisola, perché l’Italia dal 25 aprile cadrà per qualche giorno sotto il dominio del “caliente” anticiclone Nord africano.L’apice del caldo verrà raggiunto il giorno 28 aprile quando su circa il 30% delle località della penisola verranno raggiunti, e in qualche caso, superati, i 24 gradi con qualche rara punta di 26-27 gradi.
I valori più elevati non verranno raggiunti in Sardegna – come fino a ieri suggerito da alcuni e poi prontamente rimosso dalla home page dopo le mie osservazioni del precedente articolo al riguardo – nonostante sia le regione più direttamente investita dalla lingua calda sciroccale.
Saranno invece le aree interne (su quelle costiere le brezze di mare smorzerebbero la calura) di Toscana-Umbria-Lazio-Emilia a fare registrare i valori massimi. È su queste regioni – conclude Giuliacci – infatti che si farà risentire maggiormente anche il riscaldamento da compressione dell’aria nel suo lento moto discendente all’interno degli anticicloni.

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