Appello per L’Aquila, la Piazza, il nostro apparentamento

Le liste Civiche ‘In Comune e Cambia Musica’ dell’Aquila, in una nota scrivono: “Siamo alle battute conclusive e i vari nervosismi generano le Sante Agnese su chi si è accordato e su cosa. Tutte le forze politiche, dimostrando tutta la loro debolezza, fanno le ipotesi più disparate su di noi. “Se quelli di Appello per […]

Le liste Civiche ‘In Comune e Cambia Musica’ dell’Aquila, in una nota scrivono: “Siamo alle battute conclusive e i vari nervosismi generano le Sante Agnese su chi si è accordato e su cosa.

Tutte le forze politiche, dimostrando tutta la loro debolezza, fanno le ipotesi più disparate su di noi.
“Se quelli di Appello per L’Aquila arrivano al ballottaggio (e ci stiamo arrivando!!!) o meno, con chi si apparentano?”
Noi da un lato li possiamo capire, sono abituati alla politica che fa il contrario di quello che dice. Di uno che non sta al loro gioco pensano “E si, poi vediamo …”. Non arrivano ad ammettere che in politica si può essere diversi.
E quindi non possono credere che qualcuno faccia esattamente quel che ha detto da quasi tre mesi:

“… è dichiarare con limpidezza che uso faremo dei voti che sapremo raccogliere. Quelli di Appello per L’Aquila serviranno a governare la città se vinceremo, in caso contrario daranno forza all’opposizione. Quindi nessuna trattativa e mercato di poltrone in caso di ballottaggio. Nessuna, perché i cittadini meritano rispetto.”
Quindi se vinciamo governiamo, altrimenti facciamo opposizione in piena autonomia.

Ma anche a noi capita di non rispettare gli impegni presi e le parole scritte. E ieri sera a piazza Palazzo abbiamo cambiato idea.

Vedendo per ore la piazza piena di ragazze e di ragazzi accorsi per la nostra iniziativa “Cambia Musica In Comune” abbiamo capito che un apparentamento, solo uno, è possibile. Ci apparentiamo con quella piazza, con quella voglia di socialità negata, con quelle vite precarie e dignitose, con quella non rassegnazione, con quell’urgenza di un cambiamento vero che incida realmente sulle vite di tutti noi, con quella consapevolezza di non poter fallire l’appuntamento con la nostra Storia. Con tutto ciò siamo già apparentati, fuori dai partiti e dentro la città, e con loro stiamo arrivando…”

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