Crisi: 2 giugno manifestazione unita di Cgil-Cisl-Uil

Il pomeriggio di sabato 2 giugno Cgil, Cisl e Uil terranno una manifestazione per il lavoro. Lo annuncia il leader della Uil, Luigi Angeletti, nel corso di una conferenza stampa congiunta con i segretari Raffaele Bonanni e Susanna Camusso. La manifestazione del 2 giugno ha “un valore simbolico ma sostanziale – spiega- e’ la festa […]

Il pomeriggio di sabato 2 giugno Cgil, Cisl e Uil terranno una manifestazione per il lavoro. Lo annuncia il leader della Uil, Luigi Angeletti, nel corso di una conferenza stampa congiunta con i segretari Raffaele Bonanni e Susanna Camusso.
La manifestazione del 2 giugno ha “un valore simbolico ma sostanziale – spiega- e’ la festa di una repubblica fondata sul lavoro e noi vogliamo portare i lavoratori in piazza perche’ sono i piu’ sacrificati da questa crisi”.
Alla manifestazione sindacale del 2 giugno, per il lavoro e contro le politiche economiche del governo, “invitiamo anche i piccoli imprenditori e gli artigiani: tutti coloro che vivono grazie al loro lavoro”. Lo afferma il segretario della Uil, Luigi Angeletti, nel corso di una conferenza stampa con Camusso e Bonanni. “Noi vogliamo essere chiari- sottolinea- vogliamo la riduzione delle tasse sulle retribuzioni dei dipendenti e delle pensioni”.

L’obiettivo della manifestazione del 2 giugno, spiega Angeletti, e’ “far cambiare la politica economica del governo. Deve cambiare marcia e tenere conto delle nostre proposte altrimenti ci obbliga a iniziative future”.
“Il punto di rottura e’ molto vicino. Se non ci sono risposte si determina la condizione che non ci sono speranze di cambiamento di una situazione che regredisce ogni giorno”, è quanto detto dal leader della Cgil, Susanna Camusso, si rivolge al Premier Mario Monti: “E’ necessario che il governo cambi la politica economica”.
Si discute, continua la segretaria della Cgil, “del punto di rottura di molte cose, ma nessuno parla del tetto di rottura che determina nei confronti dei lavoratori come consegueza delle scelte economiche che si fanno”.
Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, attacca: “Bisogna cambiare la politica economica. Bisogna garantire una sterzata sulla vicenda fiscale che e’ il segno maggiore di ingiustizia perche’ chi ha di meno paga di piu’. Il sindacato ha chiesto una patrimoniale per i ricchi e si e’ trovato con una patrimoniale per i poveri: l’Imu”.

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