Declassate 26 banche italiane Juncker, ‘la Grecia non lascia l’euro’

Moody’s, l’agenzia internazionale ha tagliato il rating di 26 banche italiane. I rating delle banche italiane “sono adesso tra i piu’ bassi nei paesi dell’Europa avanzata e riflettono – avverte l’Agenzia in una nota – la vulnerabilita’ di queste banche a contesti operativi sfavorevoli in Italia e in Europa”. Gli outlook per tutte le banche interessate […]

Moody’s, l’agenzia internazionale ha tagliato il rating di 26 banche italiane. I rating delle banche italiane “sono adesso tra i piu’ bassi nei paesi dell’Europa avanzata e riflettono – avverte l’Agenzia in una nota – la vulnerabilita’ di queste banche a contesti operativi sfavorevoli in Italia e in Europa”. Gli outlook per tutte le banche interessate dal taglio di rating sono negativi.

La recessione e le misure di austerita’ assunte dal Governo, che hanno ridotto la domanda economica nel breve termine sono tra le prime cause che hanno indotto al taglio. Il downgrade ha interessato – a vario titolo e con diverse intensita’ di taglio – tra gli altri Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena. In dettaglio, per Unicredit il downgrade e’ di un notch da A2 ad A3. Anche per Intesa Sanpaolo il downgrade e’ da A2 ad A3. Per Banca Monte dei Paschi il declassamento e’ di due notch, da Baa1 a Baa3. Per Banco Popolare il downgrade e’ da Baa2 a Baa3.

Il presidente dell’Eurogruppo e primo ministro lussemburghese, Jean-Claude Juncker ha fatto chiarezza su una possibile uscita della Grecia dall’Eurozona e ha detto ieri sera a Bruxelles durante la conferenza stampa conclusiva dell’Eurogruppo :  “Il nostro fermo desiderio è di mantenere la Grecia nell’Eurozona, e faremo di tutto perché sia così. Di uscita di Atene dall’euro non si è assolutamente parlato e nessuno, assolutamente nessuno, ha avanzato quest’idea.  Siamo 17 Stati membri, co-proprietari della nostra moneta comune. Bisogna evitare di offendere la democrazia greca. E’ sbagliato provocare l’opinione pubblica greca dando indicazioni e consigli a una nazione sovrana. I greci hanno votato, sappiamo qual’è il risultato delle elezioni, speriamo che un nuovo governo sarà costituito nei prossimi giorni o settimane e dovremo trattare con questo nuovo governo. Non dobbiamo dare lezioni alla Grecia”.

Certo, ha aggiunto il presidente dell’Eurogruppo, “i cittadini greci devono sapere che abbiamo concordato un programma, e che questo programma va attuato, ma non mi piace il modo questo modo di trattare la Grecia, minacciandola giorno dopo giorno. Questo non è il modo di trattare i partner”.

L’Eurogruppo, ha riferito ancora Juncker, “ha preso atto delle elezioni del 6 maggio in Grecia, il processo democratico deve seguire il suo corso, siamo in attesa della rapida formazione di un governo che faccia proprio il programma (di riforme deciso in cambo degli aiuti finanziari dell’Eurozona e dell’Fmi, ndr) e disponga di una maggioranza ampia per poter dare attuazione alle condizioni concordate. Abbiamo cofinanziato per la Grecia – ha ricordato il presidente dell’Eurogruppo – aiuti per 148 miliardi di euro”.

I ministri finanziari dell’Eurozona sono “pienamente consapevole dei grandi sacrifici già intrapresi dai cittadini greci, ma non è il momento di abbandonare gli sforzi di riforma. Incoraggiamo perciò la Grecia – ha concluso Juncker – a continuare ad affrontare con determinazione le carenze strutturali della sua economia”

Una risposta a “Declassate 26 banche italiane Juncker, ‘la Grecia non lascia l’euro’”

  1. Renzo Tramontan ha detto:

    CONSIDERATO CHE LA BCE E’ PRIVATA, LE AGENZIE DI RETTING SONO GESTITE DALLE BANCHE…. SI FA PRESTO AD ARRIVARE ALLA CONCLUSIONE…. I POCHI CHE GESTISCONO IL TUTTO DECIDONO COME SPECULARE SULLA PELLE DEI CITTADINI…

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