Economia, D’Alema: ‘La situazione è seria. Le cure della Merkel aggravano la crisi’

Il leader Pd, Massimo D’Alema, in un’intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno, ha detto: “La situazione è seria. In Italia è stata resa più difficile dalla fragilità del sistema, da una lunga disastrosa assenza di governo, dal trionfo delle chiacchiere. Berlusconi ha tolto il disturbo lasciandosi alle spalle il debito pubblico a quota 124 per cento rispetto […]

Il leader Pd, Massimo D’Alema, in un’intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno, ha detto: “La situazione è seria. In Italia è stata resa più difficile dalla fragilità del sistema, da una lunga disastrosa assenza di governo, dal trionfo delle chiacchiere. Berlusconi ha tolto il disturbo lasciandosi alle spalle il debito pubblico a quota 124 per cento rispetto al Pil, e una condizione catastrofica su conti pubblici e credibilità nazionale.
L’Europa, poi, non riesce a dare le risposte giuste. Paghiamo il prezzo dei danni provocati dalla destra italiana e dalla destra europea. La politica della signora Merkel costituisce una cura che rischia di aggravare la crisi. La politica imposta da Berlino all’Unione Europea appare tutt’altro che efficace. Nella stessa Germania ci sono posizioni e voci differenti rispetto alla linea della Merkel. Monti è persona capace e seria. Fa quello che è possibile fare. Io non ho mai creduto alle virtù taumaturgiche dei governi tecnici, non ho mai creduto in particolare all’ideologia secondo cui, a differenza dei politici, i tecnici hanno l’esclusiva in competenza e onestà. Il governo sta facendo il suo dovere di fronte alla drammaticità della crisi, ma le risposte di lungo periodo saranno risposte politiche”. La via d’uscita per Massimo D’Alema è “La svolta politica per la crescita. È quello che chiedono gli americani all’Europa. Senza crescita non si pagano nemmeno i debiti. È innegabile che i governi della Grecia abbiano gravi responsabilità, ma è assurdo pensare che Atene possa salvarsi solo attraverso le politiche di rigore. Si rischierebbe di mettere in ginocchio l’economia, ma anche la democrazia greca. Con pericoli per l’intera Europa. Una parte della minaccia terroristica in Italia è connessa alla crisi greca. Ci vuole, quindi, una ragionevole flessibilità, bisogna dare alla Grecia la possibilità di rinegoziare i debiti. Guai – conclude – se prevalesse fino in fondo il fondamentalismo della destra tedesca”.

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