Brindisi: apprezzamenti dai genitori di Melissa e dalla Cancellieri per arresto presunto Killer

Oggi, nell’aula consiliare del Comune di Mesagne, i genitori di Melissa con il sindaco Franco Scoditti e l’avvocato Fernando Orsini davanti a microfoni, telecamere e giornalisti hanno parlato della tragedia che li ha travolti come un uragano. Nessun messaggio per Giovanni Vantaggiato, il killer che ha causato la morte della figlia: “Non voglio dirgli niente, […]

Oggi, nell’aula consiliare del Comune di Mesagne, i genitori di Melissa con il sindaco Franco Scoditti e l’avvocato Fernando Orsini davanti a microfoni, telecamere e giornalisti hanno parlato della tragedia che li ha travolti come un uragano.
Nessun messaggio per Giovanni Vantaggiato, il killer che ha causato la morte della figlia: “Non voglio dirgli niente, non voglio incontrarlo, per me non esiste”, ha detto Massimo. Ma in casi come questi sarebbe necessaria la pena di morte? “A che serve? Lui ha già 68 anni”. La famiglia Bassi, ha rigraziato le forze dell’ordine, i magistrati e tutti i giornalisti. Il papà Massimo ha lanciato un “grande abbraccio” a Veronica (la ferita più grave dell’attentato) e alle altre ragazze coinvolte.
Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha incontrato il Capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica Sicurezza, Antonio Manganelli, e il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per esprimere “grande apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto da tutte le donne e gli uomini delle Forze di Polizia impegnate nelle indagini che, grazie alla costante ed efficace attività della magistratura, ha consentito di individuare ed assicurare alla giustizia il presunto responsabile di un atto criminoso così efferato come quello di Brindisi”.
“In questo momento – ha sottolineato il ministro Cancellieri – il mio pensiero è rivolto ai genitori di Melissa Bassi, alle studentesse rimaste ferite e all’intera cittadinanza coinvolta nel gravissimo attentato presso l’Istituto Professionale Morvillo – Falcone di Brindisi. So che l’individuazione del presunto colpevole non potrà attenuare il dolore delle famiglie e della comunità brindisina, ma per noi, assicurarlo alla giustizia, era un impegno morale prima ancora che un dovere giudiziario”.

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