Siria: Senato vota sì alla presenza a missione Onu

Il Senato ha approvato con 260 si’ e un solo voto d’astensione il decreto sulla partecipazione dell’Italia alla missione degli osservatori Onu in Siria. La copertura, pari a circa 800mila euro, viene reperita dai fondi 2012 per la missione in Libano. Il decreto passa ora alla Camera. E intanto un convoglio di osservatori delle Nazioni […]

Il Senato ha approvato con 260 si’ e un solo voto d’astensione il decreto sulla partecipazione dell’Italia alla missione degli osservatori Onu in Siria. La copertura, pari a circa 800mila euro, viene reperita dai fondi 2012 per la missione in Libano. Il decreto passa ora alla Camera. E intanto un convoglio di osservatori delle Nazioni Unite e’ arrivato nella citta’ siriana di Haffe, sotto bombardamenti per otto giorni secondo attivisti locali. Lo ha detto una portavoce dell’Onu.

TONINI, OK A INVIO –  “L’invio di osservatori italiani in Siria rappresenta un piccolo tassello all’interno di un mosaico molto complesso, che probabilmente richiederà ben altro per essere all’altezza di questa grave crisi al limite della catastrofe umanitaria e nel pieno di una ormai conclamata guerra civile”. Lo ha detto il senatore Giorgio Tonini, annunciando il voto favorevole del Partito Democratico sul decreto che prevede l’invio di osservatori italiani in Siria nell’ambito della missione Onu. “La comunità internazionale si trova dinanzi al dilemma dell’opportunità o meno dell’uso della forza – sottolinea Tonini – ma questa deve restare l’extrema ratio. L’unica via di soluzione che va perseguita è quella della costruzione di un fronte compatto che faccia una pressione unitaria e convergente sul regime di Assad per ‘tagliargli le unghie’ ed aprire una via diplomatica che al momento sembra purtroppo preclusa. Ritengo che la strada per gestire questa difficile situazione non possa che essere quella di un’azione pressante sulla Russia per convincerla che trovare un compromesso tra gli interessi dell’Occidente e il blocco mediorientale, che porti a una evoluzione positiva di questa crisi, sia anche nel suo interesse”.

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