L’Aquila: Massimo Cialente racconta le promesse delle donazioni in Abruzzo

“Gli Stati Uniti alla fine non hanno dato nulla e neppure la Gran Bretagna”. Così il sindaco De l’Aquila Massimo Cialente racconta a Radio 24 quali promesse non sono state mantenute a oltre tre anni dal sisma che colpì l’Abruzzo. Lo dichiara all’interno di un’inchiesta sulle donazioni in Abruzzo che andrà in onda in”Italia in […]

“Gli Stati Uniti alla fine non hanno dato nulla e neppure la Gran Bretagna”. Così il sindaco De l’Aquila Massimo Cialente racconta a Radio 24 quali promesse non sono state mantenute a oltre tre anni dal sisma che colpì l’Abruzzo. Lo dichiara all’interno di un’inchiesta sulle donazioni in Abruzzo che andrà in onda in”Italia in Controluce” su Radio 24, martedì 3 luglio alle ore 13.30.

“Alcune promesse – spiega il primo cittadino – sono state mantenute. Ad esempio grazie alla Russia si sta lavorando alla ricostruzione del palazzo Ardinghelli. Altri paesi sono spariti, come gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Gli Usa non hanno fatto niente. Alla conta finale i soldi non sono mai arrivati”. Barak Obama aveva promesso 4,5 milioni di dollari per la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria Paganica. A tre anni dal terremoto non sono stati ancora usati invece i fondi ricavati dalla vendita del Cd ‘Domani’ di un gruppo di cantanti capitanati da Jovanotti. I soldi (più di un milione di euro) sono ancora fermi su un conto del Ministero dei Beni Culturali. “Erano destinati al Conservatorio – dice Cialente – ma non erano sufficienti e li sposteremo, se loro sono d’accordo, su un’altro progetto, il Teatro San Filippo”. Ma perchè far passare tre anni? “Da un lato abbiamo avuto un rallentamento burocratico. Dall’altro riparare grandi edifici del Trecento o del Quattrocento è un’operazione complicata che richiede tempo”.

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