Si è concluso in Argentina il terzo congresso Internazionale dei Giovani abruzzesi

Dal 21 al 24 giugno la città di Buenos Aires ha ospitato il Congresso dei Giovani abruzzesi nel mondo. La riunione ha visto la partecipazione di tre consiglieri regionali, due membri del Cram – Franco Caramanico e Antonio Prospero – e Marinella Sclocco, la più giovane nel Consiglio Regionale d’Abruzzo. Hanno preso parte all’incontro anche […]

Dal 21 al 24 giugno la città di Buenos Aires ha ospitato il Congresso dei Giovani abruzzesi nel mondo. La riunione ha visto la partecipazione di tre consiglieri regionali, due membri del Cram – Franco Caramanico e Antonio Prospero – e Marinella Sclocco, la più giovane nel Consiglio Regionale d’Abruzzo. Hanno preso parte all’incontro anche la presidente della FEDAMO (la Federazione di Istituzioni Abruzzesi in Argentina), Alicia Carosella, e il consigliere del Cram, Giovanni Scenna. Nel pomeriggio di giovedì 21 giugno il gruppo di politici abruzzesi è stato accolto nell’Ambasciata italiana di Buenos Aires. Il Congresso è stato aperto ufficialmente il giorno successivo, 22 giugno, e ha visto la partecipazione del Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giuseppe Scognamiglio, e dei rappresentanti della Città Autonoma di Buenos Aires, tra i quali Irma Rizzuti, Assessore Generale nel Governo della Città di Buenos Aires.

 

Hanno preso parte al congresso i giovani abruzzesi di tutto il mondo, provenienti da Brasile, Australia, Sudafrica, Svizzera, Paraguay, Uruguay, Venezuela, Canada e naturalmente, per la vicinanza, un gran numero proveniente dall’Argentina. I delegati di ogni paese hanno presentato le loro realtà: Giulia Costa dal Brasile, Alejandro Costantini e Silvana Lopez Milani dall’Uruguay, Johnny Margiotta e Giuliano Corrado dal Venezuela, Manuela Lalli dall’Australia, la quale ha spiegato la situazione della nuova emigrazione di abruzzesi verso il suo paese, Aldo Di Iorio dalla Svizzera, Najeeba Di Loreto dal Sudafrica, che ha spiegato la possibilità per l’Abruzzo di introdurre i propri prodotti sul mercato sudafricano e Joaquin Negri, in qualità di  delegato dell’Argentina.

 

Nella giornata di sabato i giovani congressisti hanno affrontato le problematiche riscontrate da ognuno di loro, una tra tutte l’impossibilità di essere rappresentati nel proprio paese. Le altre importantissime questioni affrontate sono state: l’importanza di stringere un legame ancora più saldo tra i giovani che vivono in Abruzzo e quelli che si trovano fuori da questa splendida regione; la realizzazione di scambi culturali a livello universitario, per poter studiare nei paesi verso i quali sono emigrati gli abruzzesi e nell’Abruzzo stesso; la necessità di continuare a realizzare tali incontri per mantenere vivi i legami che uniscono tutti gli abruzzesi nel mondo. A seguire è stato firmato un documento finale, nel quale sono stati individuati alcuni punti da portare a conoscenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, in una prossima seduta; ogni giovane si è impegnato per riuscire a concretizzare e portare a termine ciascuno dei progetti.

 

È importante sottolineare anche la partecipazione della dottoressa Renata Mascitti, Vice Console onoraria di Los Teques in Venezuela e di Sandro Di Fazio, entrambi figli di abruzzesi in America Latina. Tra gli ospiti anche il cantante Odino Faccia, figlio di abruzzesi emigrati in Argentina, singer di talento, designato “cantante per la pace” in onore di Giovanni Paolo II. Il congresso si è concluso sabato sera con la conviviale di chiusura alla quale hanno partecipato tutti i congressisti e le delegazioni delle Associazioni abruzzesi in Argentina aderenti alla Fedamo. Intorno alla mezzanotte la presidente della Fedamo, Alicia Carosella, e il Consigliere regionale Franco Caramanico hanno dichiarato concluso il Congresso, manifestando il proprio plauso per i quattro giorni di lavori, durante i quali i giovani abruzzesi hanno dimostrato le proprie capacità e la volontà di proseguire lavorando per rafforzare i legami con l’Abruzzo, mantenendo vivo l’amore per la terra d’origine dei propri genitori e nonni. Questo è il momento di unire le forze per poter attuare i punti fissati durante questo fruttuso Congresso.

Federico Mandl

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