Spending Review: riesame oggi alla Camera. Camusso, introdurre patrimoniale

Al via questa mattina i lavori dell’Aula di Montecitorio con l’esame del disegno di legge (C. 5273-A) di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica (Approvato dal Senato). A seguire l’esame e votazione della questione pregiudiziale riferita al disegno di legge (C. […]

Al via questa mattina i lavori dell’Aula di Montecitorio con l’esame del disegno di legge (C. 5273-A) di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica (Approvato dal Senato). A seguire l’esame e votazione della questione pregiudiziale riferita al disegno di legge (C. 5312) di conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese; la discussione della mozione Dozzo, Donadi ed altri n. 1-01074 presentata a norma dell’articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, prof.ssa Elsa Fornero (per la discussione sulle linee generali) e la discussione generale del disegno di legge (C. 5287) di conversione in legge del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 58, recante disposizioni urgenti per la partecipazione italiana alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite, denominata United Nations Supervision Mission in Syria (UNSMIS), di cui alla Risoluzione 2043 (2012), adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Approvato dal Senato).
“I lavoratori hanno già pagato abbastanza. Al governo, nell’incontro sulla spending review, diremo che bisogna cercare risorse altrove. Il conto va fatto pagare a qualcun altro. Adesso la vera priorità è creare lavoro”. Così Susanna Camusso, leader della Cgil, in un’intervista a La Stampa, che oggi insieme ad altri rappresentanti delle parti sociali, incontrerà il Governo.
“Per i giovani non ci sono opportunità di impiego, con situazioni ancora più difficili nel Mezzogiorno – incalza la Camusso – Per questo diciamo che si deve ripartire da un piano del lavoro mirato sui giovani, senza il quale il paese non uscirà da questa crisi. Certo servono risorse, ma non si può insistere sulla impossibile logica del rigore e del solo controllo del debito. Così si amplifica la recessione ed evidentemente bisogna cambiare politica. Come? Con una vera redistribuzione fiscale attraverso una patrimoniale – rilancia il leader Cgil che sull’incontro di oggi afferma – La spending review in sé è utile; l’altolà è per le ricette che abbiamo sentito annunciare, che ci sembrano solo una somma di tagli lineari. Bisogna riformare la pubblica amministrazione, eliminare i doppioni? Siamo d’accordo. Bisogna intervenire sugli organici? Cominciamo a tagliare le consulenze, che valgono 1,5 miliardi, e non i ticket restaurant, che ne valgono 10 milioni. Ci sono grandi divari nelle retribuzioni? Paghiamo gli stipendi oltre una certa soglia in titoli pubblici. Eliminiamo le 3000 società che servono solo alla politica. Invece, si vuol ripetere l’errore della riforma delle pensioni: si taglia sui lavoratori pubblici per fare immediatamente cassa, generando altra iniquità e recessione. Non nascondo il timore – conclude la Camusso – che il governo voglia ancora comunicarci decisioni già prese, e decisioni sbagliate. Se così fosse non potremmo che decidere come reagire”. (mca-AgenParl)

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