Diaz: condannati 17 dirigenti di polizia

La Corte di Cassazionea ha pronunciato la sentenza ieri, a suo modo storica, contro 17 dirigenti di polizia per i verbali falsi sul blitz alla scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, finito col pestaggio di 63 persone e l’arresto ingiustificato di 92. Prescritte le accuse di lesioni ai celerini che picchiarono. Una sentenza […]

La Corte di Cassazionea ha pronunciato la sentenza ieri, a suo modo storica, contro 17 dirigenti di polizia per i verbali falsi sul blitz alla scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, finito col pestaggio di 63 persone e l’arresto ingiustificato di 92. Prescritte le accuse di lesioni ai celerini che picchiarono. Una sentenza che propone tutta una serie di problemi alla “macchina” della Polizia, che di fatto vede azzerati parte dei suoi vertici investigativi. “Il ministero dell’Interno ottemperera’ a quanto disposto dalla Suprema Corte”, assicura il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. Fra i dirigenti condannati per falso, i vertici investigativi della polizia: Francesco Gratteri, Gilberto Caldarozzi, Giovanni Luperi. Nomi di spicco, divenuti familiari alle cronache, per successi investigativi anche recenti come l’identificazione e l’arresto dell’autore dell’attentato all’istituto Morvillo Falcone di Brindisi. Negli anni precedenti, prima e dopo la “macelleria messicana” di quella notte sventurata, diversi di loro hanno infilato nel loro ‘cursus honorum’ straordinari risultati nella lotta alla malavita, al terrorismo ma soprattutto alle mafie, con una lunga fila di grandi latitanti assicurati alla giustizia, primo tra tutti Bernardo Provenzano.
Grazie a un condono di 3 anni nessuno andra’ carcere, ma la pena accessoria di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici decapita di fatto la polizia.

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