L’Aquila: D’Eramo ed Imprudente sull’ennesimo scandalo urbanistico targato Cialente

In un comunicato stampa sulla costruzione dei teatri nel Parco del Castello dell’Aquila, a firma dei capigruppo Luigi D’Eramo ed Emanuele Imprudente, si legge:  ‘L’amministrazione Cialente meno di due anni fa approvò una delibera di giunta comunale con la quale autorizzava la costruzione del teatro progettato dall’Arch. Renzo Piano stabilendo che la collocazione migliore fosse […]

In un comunicato stampa sulla costruzione dei teatri nel Parco del Castello dell’Aquila, a firma dei capigruppo Luigi D’Eramo ed Emanuele Imprudente, si legge:  ‘L’amministrazione Cialente meno di due anni fa approvò una delibera di giunta comunale con la quale autorizzava la costruzione del teatro progettato dall’Arch. Renzo Piano stabilendo che la collocazione migliore fosse quella di viale delle medaglie d’oro all’ingresso del parco del Forte e bocciando la zona del parco adiacente a Porta Castello allora definita inidonea per i seguenti motivi: “non ritenuta idonea sulla base di criteri urbanistici (prossimità con il centro urbano, accessibilità, visibilità, capacità di aggregazione), paesaggistici (conservazione di alberature, di disegno urbano), e tecnici (dimensioni dell’edificio da realizzare e delle sue pertinenze, entità delle opere di scavo).
Solo qualche giorno fa, dimenticando quanto deliberato nel mese di agosto 2010, sempre l’amministrazione Cialente, approva una delibera di giunta con la quale autorizza la costruzione di un altro teatro a meno di cento metri dal primo, proprio in quella porzione di area, adiacente porta Castello, definita inidonea ad ospitare tali strutture.
Non comprendiamo come possa accadere che una precisa area a distanza di due anni passi da non idonea a idonea.
Dunque questo ennesimo scandalo urbanistico si tinge di un ulteriore giallo, di forzature amministrative imbarazzanti e di un atteggiamento ondivago da parte della maggioranza.
Il tutto, lo voglio ricordare, all’insaputa del Consiglio Comunale e della Città.
Chiedo agli esponenti liberi della maggioranza di non abbassare la testa e di pretendere chiarezza su una vicenda”.

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