Inflazione, per ogni famiglia +2.204 euro nel 2012

“Continuiamo a ritenere gravissimo il livello raggiunto dal tasso di inflazione, che si conferma a giungo al +3,3%. Tale crescita dei prezzi si traduce in una ricadute di oltre +990 euro annui per ogni famiglia. Stangata che si somma a quella proveniente dall’aumento della tassazione che ammontera’ a +1.214 euro (comprendendo anche le ricadute indirette […]

“Continuiamo a ritenere gravissimo il livello raggiunto dal tasso di inflazione, che si conferma a giungo al +3,3%. Tale crescita dei prezzi si traduce in una ricadute di oltre +990 euro annui per ogni famiglia. Stangata che si somma a quella proveniente dall’aumento della tassazione che ammontera’ a +1.214 euro (comprendendo anche le ricadute indirette dell’aumento delle accise e della reintroduzione dell’Imu). Il totale a carico di ogni famiglia sara’ pari a ben +2.204 euro nel 2012”. Lo dichiarano in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lanutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
“Un colpo durissimo al potere d’acquisto delle famiglie, gia’ fortemente compromesso dal 2008 a questa parte, con una caduta, secondo i dati di Bankitalia e dell’Onf, osservatorio nazionale federconsumatori di -11,8%. Un andamento- secondo le due associazioni- che anche quest’anno continua ad incidere in maniera estremamente pesante sui consumi e ad intaccare fortemente le abitudini degli italiani. Basta guardare ad alcuni dati per rendersene conto: l’avvio della stagione dei saldi, dopo il crollo del -9,5% dello scorso anno sta facendo registrare un ulteriore contrazione del -7%,-8%. I consumi hanno intaccato persino il settore alimentare- proseguono Trefiletti e Lanutti- Per non parlare del turismo nel quale si stima che solo un italiano su tre potra’ permettersi quest’anno di andare in vacanza. Ultimo dato estremamente significativo per rendere il quadro della situazione e’ quello del credito al consumo: il nostro osservatorio prevede nel 2012 una contrazione delle consistenze di ben il -5%, segno che le famiglie non riescono nemmeno piu’ a sostenere le rate dei prestiti”.
Federconsumatori e Adusbef traggono due conclusioni: “a fronte del calo della capacita’ di acquisto e dei consumi, non vi e’ alcuna giustificazione per la crescita cosi’ marcata di prezzi e tariffe. Per questo e’ urgente intervenire avviando seri controlli e disponendo un vero e proprio blocco. Per una vera ripresa economica non si puo’ continuare a pensare unicamente al riequilibrio dei bilanci: e’ ora- sostengono le associazioni- di occuparsi del rilancio del potere di acquisto e della ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca. Risparmiare a spese della ricerca, operando tagli a tutto spiano, e’ quanto di piu’ miope e controproducente si possa fare per la cultura e l’economia del nostro Paese, specialmente in un momento come questo, in cui l’Italia ha raggiunto un livello di eccellenza vantabile a livello mondiale”.
Secondo Trefiletti e Lanussi, “se il governo non si decide a mettere in agenda determinati provvedimenti in questo senso, l’uscita dalla crisi si fara’ sempre piu’ lontana ed improbabile”.

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