Il Festival MusicArte nei Parchi 2012 dedicato a Falcone e Borsellino – 20 anni di stragi

Scrisse Dostoevskij: “la bellezza salverà il mondo”. Da sempre i grandi filosofi, ma anche la gente comune, si pongono domande sul significato di amore, giustizia, bellezza. Gli artisti spesso danno risposte, almeno ci provano… Quest’anno, per il 17° anno consecutivo, riorganizzo il Festival MusicaArte – anche grazie al supporto dei premi che il Presidente Giorgio Napolitano dedica al […]

Scrisse Dostoevskij: “la bellezza salverà il mondo”. Da sempre i grandi filosofi, ma anche la gente comune, si pongono domande sul significato di amore, giustizia, bellezza. Gli artisti spesso danno risposte, almeno ci provano…

Quest’anno, per il 17° anno consecutivo, riorganizzo il Festival MusicaArte – anche grazie al supporto dei premi che il Presidente Giorgio Napolitano dedica al mio progetto da 6 anni, con 6 medaglie e targhe – che è al tempo stesso ideale, sociale e artistico-musicale. Nonostante la crisi nazionale ed internazionale che stiamo vivendo, dare un segnale di civiltà e coraggio non è cosa da poco e con la musica ci si può incamminare verso la giusta strada, umana e civile. Almeno ci proviamo…

La mia associazione MusicArte, “gemellata” con Amnesty International, la più grande tra le organizzazioni che lavorano per i diritti umani, ne sostiene attivamente azioni e campagne. Svegliare e risvegliare le coscienze, malgrado la stagione difficile è comunque, nel tempo, un tentativo vincente. Ho sempre sostenuto, interiormente e pubblicamente, che la musica è il mezzo più potente per esprimere creatività, emozioni e passione, tre concetti di cui in verità si tiene ben poco conto nella carriera di un musicista.

Una definizione di bellezza: “La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano sensazioni piacevoli che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell’universo osservato, che si sente istantaneamente durante l’esperienza, che si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi ad un contenuto emozionale positivo, in seguito ad un rapido paragone effettuato consciamente od inconsciamente, con un canone di riferimento interiore che può essere innato oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale.”

Non possiamo certo pretendere di arrivare a una verità. Ciascuno è depositario della propria verità, ugualmente meritevole di rispetto, indipendentemente dal livello d’istruzione. Attraverso queste musiche, forse, assaporeremo il profumo e la finezza della bellezza sonora che ingentilisce l’animo umano, scegliendo anche musica popolare e soprattutto il bel canto e la musica classica che arriva direttamente alle corde del cuore di tutti. Con serietà ed onestà intellettuale. Di seguito il programma del Festival.

Il direttore artistico
Maria Gabriella Castiglione

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