L’Aquila: Liris in merito alle critiche della Onlus ‘Salviamo Paganica’

“Sono estremamente costernato e amareggiato – dichiara l’Assessore alla Viabilità, Guido Quintino Liris – per la presa di posizione della Onlus Salviamo Paganica, che evidentemente non ha contezza dell’entità dei lavori che hanno coinvolto la galleria della chiesa di Madonna d’Appari, nonché della loro rilevanza rispetto al territorio; dimostra, quasi, di non voler “salvaguardare”, poi […]

“Sono estremamente costernato e amareggiato – dichiara l’Assessore alla Viabilità, Guido Quintino Liris – per la presa di posizione della Onlus Salviamo Paganica, che evidentemente non ha contezza dell’entità dei lavori che hanno coinvolto la galleria della chiesa di Madonna d’Appari, nonché della loro rilevanza rispetto al territorio; dimostra, quasi, di non voler “salvaguardare”, poi così tanto la vita dei cittadini. La Provincia dell’Aquila, in tempi record e considerando lo stato di gravità, ha messo in sicurezza un tratto strategico per la viabilità della zona, rimuovendo le rocce instabili per proteggere l’incolumità dei fruitori della strada. Desidero ricordare – prosegue Liris – che la mancata stabilità delle rocce ha creato parecchi problemi, tra cui anche lesioni ai parabrezza delle macchine a causa di pietre che cadevano, instabilità acuita a seguito del terremoto, tanto che il tratto venne chiuso per 6/7 mesi.
Nessuno si permetta di insinuare che sono indifferente all’affetto che lega gli aquilani al Santuario della Madonna d’Appari, – tuona l’Assessore – tanto che abbiamo velocizzato i lavori proprio per garantire il mantenimento della strada aperta al fine di raggiungere la Chiesa che non è mai stata messa in pericolo in tutto il suo splendore architettonico. Tant’è vero che le fratture rocciose, per quanto caratteristiche, avrebbero potuto comportare la chiusura della tragitto.
Inoltre, la sensibilità dell’Amministrazione provinciale alle istanze del territorio viene dimostrata costantemente, infatti è in fase di ultimazione il percorso pedonale della Madonna d’Appari, concordato con il relativo Comitato, con cui ho incontri frequenti.
Infine, voglio sottolineare che la Sovraintendenza è stata coinvolta costantemente, pertanto inviterei l’associazione a non trascendere nel falso.
Viene da chiedersi se per la Onlus, la conservazione delle rocce, valga la sicurezza della vita dei cittadini”.

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