Green Hill, Lav: ecco i centri che usano cani a fini sperimentali

“Il beagle continua ad essere la razza di cani più utilizzata nella ricerca”, lo afferma l’associazione animalista Lav, spiegando che la “scelta che non ha alcuna base scientifica, come affinità genetica, anatomica e fisiologia, ma è stata “selezionata” vista la “comodità” del modello: taglia di facile stabulazione, lunghezza e tipo di pelo (per iniezioni e […]

“Il beagle continua ad essere la razza di cani più utilizzata nella ricerca”, lo afferma l’associazione animalista Lav, spiegando che la “scelta che non ha alcuna base scientifica, come affinità genetica, anatomica e fisiologia, ma è stata “selezionata” vista la “comodità” del modello: taglia di facile stabulazione, lunghezza e tipo di pelo (per iniezioni e prelievi), resistenza cardiaca, temperamento docile e capacità di vivere in gruppo, caratteristiche che rendono più semplice ed economico il mantenimento dell’animale”.

Le applicazioni su questa specie sono moltissime: studi di tossicità per le sostanze industriali , tossicità per le sostanze d’abuso, come alcol e stupefacenti; trapianto di organi e tessuti; cancro; test bellici; ricerca di base in qualsiasi settore (compresi quelli sulla deprivazione materna e sull’erezione, prodotta fisicamente, tramite scosse elettriche e impianti odontoiatrici per testare nuovi apparecchi sulla dentatura del cane, con estrazioni e trapianti negli alveoli).

La denuncia arriva dalla Lav, classificando i centri che utilizzano i cani in Italia per fini sperimentali, con autorizzazioni art.8 e 9 del D.lgs.116/92 (dati più recenti aggiornati al 2008 e 2009, fonte Ministero della Salute: ottenuti dalla LAV grazie ad una vittoria al TAR Lazio). Autorizzazioni art.8 e 9 del D.lgs.116/92, aggiornamento al 2008:

•Wyeth Lederle S.p.a. – Catania: studio tossicità a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12 mesi, senza anestesia
•Ditta Sigma Tau – Pomezia (Roma): Safety nuovi farmaci via orale e parentale sulle funzioni cardiovascolari e QT, senza anestesia
•Research Toxicology Center S.p.a. – Pomezia (Roma): innocuità di farmaci, prodotti chimici, biocidi, addittivi alimentari e dispositivi medici, senza anestesia
•Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.a. – Latina: molecole farmacologicamente attive su disfunzioni apparato urogenitale e apparato cardiovascolare
•Università degli Studi di Milano: attività moxidectina iniettabile contro Dirofilaria repense, senza anestesia
•Università degli Studi di Bari: valutazione innocuità ed efficacia stipite attenuato di canine coronavirus
•Ditta Abiogen Pharma S.p.a. – Pisa: tossicità somministrazioni ripetute a 1 mese, terapia dell’enfisema, antiossidante, ansiolitico, antidepressivo, senza anestesia Autorizzazioni art.8 e 9 del D.lgs.116/92, aggiornamento all’anno 2009:
•Istituto Ricerche P.Angeletti S.p.A. – Pomezia (Roma): ADME composti candidati preclinici, senza anestesia
•Università di Bari: prova clinica di campo efficacia dell’imidacloprid e permetrina, prevenzione malattie da artropodi (zecche e flebotomi)
•Wyeth Lederle S.p.a. – Catania: aumento numero animali all’autorizzazione decreto n.51/2008-C

“Gli esperimenti senza anestesia, sono i più invasivi perché il cane è totalmente vigile durante tutta l’operazione e il dolore non viene alleviato in alcun modo – afferma la biologa Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore Vivisezione – Oltre ai cani, in Italia sono quasi 900 mila gli animali uccisi per questa falsa scienza in 600 stabulari, un numero incredibilmente alto, considerata l’estensione geografica del nostro Paese. Tali statistiche, peraltro, sono fortemente sottostimate perché non includono invertebrati e animali utilizzati già soppressi: se venissero incluse tutte le categorie non considerate per legge “animali”, il numero salirebbe in maniera impressionante. Non esiste limite alle specie che possono essere impiegate nelle procedure: cani, gatti, scimmie, animali in via d’estinzione e selvatici, anche se quelle più rappresentate continuano ad essere topi e ratti visto il loro basso costo, facile manipolazione e alta prolificità. E così ogni anno nel mondo si raggiunge la sconcertante cifra di 150 milioni di animali allevati, utilizzati e uccisi per dati non trasferibili all’uomo, alimentando una ricerca inutile e dannosa”.

Una risposta a “Green Hill, Lav: ecco i centri che usano cani a fini sperimentali”

  1. giuliano marsili ha detto:

    Che l’Italia fosse piena di delinquenti senza scrupoli ne abbiamo avuto ampia dimostrazione, basta riflettere sui rapporti tra Mafia e Stato, tra banche e trafficanti di droga, tra faccendieri e Organi Istituzionali, un giro di mazzette e tangenti che corrispondono al nostro debito Pubblico, che infatti pagheranno loro, basta prendere le dovute precauzioni. Ma torniamo a noi, ai cani e agli animali, occorre compiere la stessa operazione che è stata fatta a Green Hill, a rischio di denunce e arresti, ma se invece vogliamo procedere senza rischiare troppo è sufficiente emettere in diverse Procure varie denunce-querele all’indirizzo delle società, immaginate che ognuno di noi facesse una querela per maltrattamento agli animali e violazione della Costituzione Italiana, le Autorizzazioni rilasciate da Funzionari Ministeriali compiacenti vanno a farsi fottere, il teorema è quello che se arrivano tante denunce allo stesso soggetto le Procure sono obbligate ad aprire le Indagini e il gioco è fatto e poi occorre fare come questa testata SPUTTANARLI e

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