Monti contro Berlusconi, con lui spread a 1.200

Con Berlusconi ora “lo spread sarebbe a 1200”: la frase di Monti al Wall Street Journal fa esplodere l’ira del Pdl, che manda sotto il governo alla Camera, fa mancare i numeri in Senato e ‘costringe’ il premier a telefonare a Berlusconi per dirsi “dispiaciuto”. “Gli spread sono ancora alti – ha detto Monti nell’intervista […]

Con Berlusconi ora “lo spread sarebbe a 1200”: la frase di Monti al Wall Street Journal fa esplodere l’ira del Pdl, che manda sotto il governo alla Camera, fa mancare i numeri in Senato e ‘costringe’ il premier a telefonare a Berlusconi per dirsi “dispiaciuto”.
“Gli spread sono ancora alti – ha detto Monti nell’intervista rilasciata al giornale Usa – perché il nostro debito è oggettivamente molto alto e i mercati hanno iniziato a realizzare drammaticamente che il governo dell’eurozona è debole”. Secondo la Germania, ha proseguito il premier, “se il mercato si costringe a pagare dei tassi più alti per definizione questo significa che non si è fatto abbastanza per la propria economia”. Una visione, secondo Monti “che riflette i timori di un affossamento dell’euro”.

“Parole insensate”, critica Alfano; “ha detto la verità”, secondo Casini. Oggi Monti vede entrambi i leader.

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