Gli azzurri di Terravecchia trionfano al Palio del Barone di Turturitus AD 2012

Terravecchia trionfa al Palio del Barone AD 2012 di Tortoreto. Magno plauso et gaudio a li nobili madonne e messeri giunti a Turturitus per festeggiare le nozze di Rainaldo di Brunforte. L’Incendio della Torre, al termine di tre ore sfavillanti di giuochi medievali alla presenza della stampa estera russa, chiude il sipario sulla Dodicesima edizione […]

Terravecchia trionfa al Palio del Barone AD 2012 di Tortoreto. Magno plauso et gaudio a li nobili madonne e messeri giunti a Turturitus per festeggiare le nozze di Rainaldo di Brunforte. L’Incendio della Torre, al termine di tre ore sfavillanti di giuochi medievali alla presenza della stampa estera russa, chiude il sipario sulla Dodicesima edizione del Palio del Barone Roberto AD 1234 nella spettacolare cornice storica di Turturitus, sicuramente da incorniciare. La più importante manifestazione culturale estiva della costa adriatica aprutina, è un evento spettacolare e suggestivo per la Regione Abruzzo, un “unicum” di assoluto prestigio storico-artistico, destinato a unire le comunità e la storia di L’Aquila e Teramo, un giorno grazie anche al gemellaggio con la Perdonanza Celestiniana e le regioni limitrofe. L’evento medievale abruzzese si era aperto con il corteggio storico del Barone Roberto a Tortoreto Lido, martedì 7 agosto 2012. Per poi rivivere magnificamente, grazie all’infaticabile impegno di 550 figuranti in un tripudio di costumi d’epoca e di spettacoli, nella celebre Rievocazione nel Centro storico di Tortoreto alla presenza dei nobili e delle migliaia di appassionati. Tutto questo grazie al lavoro di Ennio Guercioni, Presidente dell’Associazione Due Torri, che da dodici anni organizza una manifestazione di assoluto rilievo interregionale, legata ad antiche tradizioni storiche di Tortoreto, dell’Italia e dell’Europa. L’evento oltre a riproporre spettacoli medievali è caratterizzato dalla sfida tra i due rioni storici: Terravecchia che ha come simbolo la tortora e Terranova che vanta l’emblema del corvo. I due “rivali” il 16 Agosto se le sono date di santa ragione in una serie di giuochi storici (taglio del tronco, tiro alla stazza, conquista del pomo con le fauci et i denti boni, sfida del canape) per la conquista del Drappo della Vittoria che ogni anno viene istoriato da un artista attraverso un bando di concorso promosso dal Comune di Tortoreto, dalla Provincia di Teramo e dalla Regione Abruzzo. Il Drappo del 2012 è stato disegnato dall’artista Saverio Magno di San Benedetto del Tronto (premiato dal Sindaco Generoso Monti nella suggestiva piazza Campo della fiera gremita di ospiti e figuranti) con una tecnica pittorica del tutto particolare. Durante il corteggio storico sul Lungomare Marconi di Tortoreto Lido, evento presentato da Paolo Sinibaldi, sono stati allestiti spettacoli di trampolieri, mangiafuochi e sbandieratori. Nell’occasione è stato mostrato il Drappo della Vittoria, per poi assistere alla cosiddetta “consegna della terra” alla Santa Chiesa in segno di ringraziamento con la solenne benedizione del Palio impartita da Padre Gregorio. Giovedì  16 Agosto, dalle ore 20:30, i cittadini di Tortoreto, i delegati dei Palii e dei gruppi storici ospiti, hanno animato il XII Palio del Barone, un classico dell’estate abruzzese, con la sfida in piazza tra i due rioni storici. Anche nel 2011 vinse Terravecchia che ora nel computo generale, imponendosi per tre a uno (nelle prove del tronco, della stazza e del pomo) conduce per 7-5 su Terranova. Al grande spettacolo del Palio, presentato dal dotto dicitore medievale Fabio Di Cocco, hanno preso parte diversi gruppi abruzzesi e marchigiani, tra cui i trampolieri e mangiafuoco dei CircaTeatro e i fantastici sbandieratori e musici di Porta Solestà, vincitori della Quintana di Ascoli Piceno. E, per la prima volta nella storia delle manifestazioni medievali d’Abruzzo, anche gli amici cavalieri pugliesi dell’Associazione culturale Bardulos della Disfida di Barletta, che hanno animato un combattimento scintillante di assoluto prestigio per tutti. Per consentire al maggior numero di persone la visione dell’evento, è stato allestito un maxi-schermo speciale nel centro storico di Tortoreto. Mestieranti e mercanti hanno allietato le due serate. Ha chiuso il XII Palio del Barone l’affascinante gioco di fuochi e colori dell’incendio della Torre, sempre a cura di “Pirotecnica 2001” di Centobuchi di Monteprandone. Il Comune di Tortoreto, previdente come sempre, ha messo a disposizione un servizio di bus navette gratuito per collegare le località limitrofe al centro storico, con partenze scaglionate da Tortoreto Lido. Quest’anno è stata annullata la celebre Cena dei Nobili (dovremo attendere l’edizione 2013, a Dio piacendo) per le evidenti ragioni congiunturali economiche e finanziarie nazionali e internazionali, nel segno del risparmio e della “spending review” del Premier Mario Monti. “Non abbiamo voluto assolutamente sminuire il valore del Palio – rivela Ennio Guercioni – preferendo tagliare una serata nel segno del risparmio, ma già dall’anno prossimo nutriamo la speranza di poter coinvolgere tutti gli esercenti di Tortoreto per arricchire una straordinaria Cena dei Nobili aperta a tutti”. Che la grande festa medievale sia di casa a Tortoreto, lo provano i 550 figuranti impegnati nell’edizione 2012: dame, cavalieri, trampolieri, falconieri, cortigiani, musici, sbandieratori e messeri alla corte del Barone Roberto di Turturitus, come nell’Anno Domini 1234, tra bracieri e fiaccole scintillanti. Hanno animato una dodicesima edizione straordinariamente ricca nel segno dei valori del Palio del Barone Roberto, insignito del riconoscimento di Grande Evento del Comune di Tortoreto. Per rivivere l’incontro tra i duchi d’Acquaviva e il Barone che parteggiava per l’imperatore Federico II di Svevia.“Il personaggio tra i più famosi delle famiglie feudali del Teramano – scrive il professor Giuliano Rasicci – è senza dubbio Berardo da Tortoreto come attesta nel 1917 lo storico Francesco Savini di Teramo. Si presume che il Barone Roberto sia stato il fratello maggiore di Berardo. Dopo la morte del grande Federico II di Svevia, l’Università di Tortoreto fu concessa al vicerè Berardo, eletto Giustiziere d’Abruzzo della corte di Carlo d’Angiò il 20 novembre 1269…”. Due gli appuntamenti da non perdere nella baronia di Tortoreto, insieme ai fratelli Aquilani ospiti delle nostre terre dopo il disastroso terremoto (Mw=6.3) di L’Aquila del 6 aprile 2009. Si comincia al Lido di Tortoreto con il Prologo del Palio (corteggio storico e spettacoli sempre nuovi, di assoluto rilievo internazionale) e la premiazione del Drappo AD 2012, in diretta streaming su Internet (www.paliodelbarone.it). Poi, il 16 Agosto di ogni anno, nella serata centrale della Rievocazione storica, il Centro storico di Tortoreto Paese si trasforma in uno splendido palcoscenico medievale. “Mi pregio di invitarvi a partecipare tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus – dichiara il Sindaco Generoso Monti – grazie all’infaticabile e tenace Ennio Guercioni dell’Associazione Due Torri ed ai volontari che ogni anno consentono con sacrificio e consolidata esperienza, la realizzazione di un Grande Evento culturale” che si fregia del plauso della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane. “Tradizione, folclore, religione e cultura sono beni immateriali essenziali, irrinunciabili e fondamentali che – fa notare il primo cittadino Monti – da sempre vivono a Tortoreto ed Alba Adriatica in stretta sinergia e comunione, per la piena partecipazione di cittadini e turisti alla vita delle nostre comunità”. Naturalmente grazie agli sponsor istituzionali e privati che ogni anno rendono possibile la realizzazione di evento unico in Abruzzo. La Rievocazione storica cresce e si arricchisce nel tempo per valorizzare il patrimonio culturale e tutti coloro che visitano quest’affascinante borgo medievale. “Titolo di Grande Evento più che meritato” – spiega Generoso Monti. L’Associazione Due Torri e il Comune di Tortoreto lanciano la sfida più importante: capire il significato della manifestazione per superare la grave crisi economica che da anni attanaglia l’Italia e il mondo intero. “Ringrazio l’Assessore alla cultura ed Ennio Guercioni per l’impegno profuso in una manifestazione storico-culturale preziosa e – rivela Generoso Monti – poiché sono il Sindaco di Tortoreto che ama stare in mezzo alla gente e non nel palazzo, il mio impegno vuole essere totale anche nel Palio del Barone”. Una festa autentica sul piano storico che incarna da dodici anni l’amore per la nostra storia, per la vita democratica e per un sistema di valori ispirato alla persona ed alla comunità. “Dodici edizioni confermano il successo di un evento a forte partecipazione popolare – prosegue il Sindaco Monti – che dopo il giusto riconoscimento del Consiglio Comunale, punta alla Regione Abruzzo”. Per stessa ammissione dell’Assessore provinciale Marconi che evidenza “l’iniziativa lodevole, meritoria, esemplare, unica sul territorio e la competenza dimostrata sul campo dagli organizzatori del Palio del Barone”. La Rievocazione punta decisamente in alto nel panorama regionale. Perché la cultura è il tesoro d’Italia. “È la nostra passione – confessa Ennio Guercioni – a fare il miracolo di una manifestazione di eccellenza che ogni anno si arricchisce di delegazioni ospiti, artisti, mercanti e mestieranti medievali che allietano ed animano il Palio del Barone e le vie del Centro storico. Ma le sorprese non mancheranno”. Dame e cavalieri, crociati, fachiri, giocolieri, falconieri, mangiafuoco, armigeri, figuranti, tamburini, pellegrini in Terra Santa, trampolieri e sbandieratori sono già i protagonisti del Prologo del Palio, nella prima settimana di Agosto. Capitano del Popolo è il Sindaco Generoso Monti che con la Giunta comunale ha aperto il Corteggio storico per rivivere i fasti dell’Anno Domini 1234. Il Barone Roberto e la Baronessa sono interpretati dai coniugi Gabriele Barcaroli e Lidia Ciccarelli, riconfermati per acclamazione. La serata di giovedì 16 Agosto, dalle ore 20:30, è stata allietata da tre ore di giochi medievali (“è bene iniziare alle ore 20 e non alle 21”, consigliano gli ospiti in piazza Campo della fiera) con 550 figuranti, nei costumi della sarta Anna Marini di Ascoli Piceno, e presentata dall’attore Fabio Di Cocco di Guardiagrele, alla presenza di vari network televisivi. La festa medievale è dedicata al vincitore della Lega Lombarda che in occasione della visita del vicario dell’Imperatore Rinaldo di Brunforte e dama Forasteria alla baronia di Turturitus, volle celebrare l’evento insieme al popolo. I numerosi giochi medievali sotto la torre del castello, hanno fatto da cornice al tenzone tra i rioni storici per la conquista della supremazia. Poco dopo la mezzanotte, tra il 16 e il 17 Agosto 2012, è stato inscenato l’incantevole incendio della Torre dell’orologio con i fuochi pirotecnici. La Rievocazione si riallaccia alla tradizione grazie alla partecipazione dei cavalieri di San Severino Marche e delle delegazioni dei Palii gemellati di Abruzzo, Umbria, Marche e Puglia. Lo spettacolo è assicurato. Entusiasta è il Presidente dell’Associazione culturale Due Torri, Ennio Guercioni, che insieme al suo qualificato staff riesce ogni anno nell’impresa non facile di far crescere un Grande Evento storico finalizzato alla riscoperta degli antichi saperi, valori, sapori e tradizioni del popolo aprutino della costa adriatica. Il rispetto della memoria storica, della persona e delle proprie radici sono valori importanti nella società civile di ogni tempo, non un optional. Certamente è stata una Dodicesima edizione diversa dal solito per i tempi che corrono: si è brindato pubblicamente alla nuova prosperità, alla fine della più grave crisi economica dalla fine della seconda guerra mondiale, a tempi migliori, di pace e di crescita. “Ogni anno apprezzo come la cittadinanza e l’Associazione Due Torri partecipano all’allestimento di questo evento – dichiara il Primo Cittadino – con la stessa passione, lo stesso fervore, trasportati da un senso di operosità e di accoglienza. I giorni che stiamo vivendo – rivela Generoso Monti – sono giorni di grande difficoltà dove anche le certezze più consolidate vacillano, ma non dobbiamo perdere la speranza e batterci per far emergere i veri valori della vita”. La festa è sicuramente da incorniciare, con un vivo pensiero alla tragedia dei nostri fratelli Aquilani ed Emiliani colpiti dal terremoto. Mai come in questi mesi di lutti e distruzioni (è scoppiata in Siria un’altra guerra civile in nome di una presunta “Primavera Araba” democratica!) si sente il bisogno di stare insieme. È in nome della Pace che tornano a rivivere, nella suggestiva cornice medievale di Tortoreto, i fasti dell’Anno Domini 1234. È in nome di tutti gli Abruzzesi e i turisti ospiti che in verità cercano di trascorrere delle serate speciali, da incorniciare sull’iPad e raccontare. Gli sponsor istituzionali e privati, grazie al successo che si rinnova ogni anno, credono al Palio del Barone Roberto, offrendo il loro contributo. Prezioso, riconosciuto e decisivo è l’apporto dei volontari di Tortoreto e delle centinaia di figuranti che, negli abiti medievali cuciti dalla bravissima sarta Anna Marini di Ascoli Piceno e negli stivaletti realizzati appositamente per il Palio a Montegranaro, animano l’evento. A Tortoreto i nostri amici ci riescono alla grande. Il Palio del Barone è un “tesoro” per tutta la costa adriatica aprutina. Non siamo di fronte alla solita rispettabilissima sagra gastronomica di paese. Grazie al contributo di medievalisti scopriamo che a Tortoreto per la conquista del Drappo i due rioni storici Terranova e Terravecchia da sempre se ne sono date di santa ragione per poi festeggiare tutti insieme il Barone Roberto, il vicario dell’Imperatore Federico II, Rinaldo di Brunforte e la sposa Forasteria. In compagnia dei nobili messeri e delle affascinanti damigelle che l’Associazione Due Torri ogni anno si propone di far rivivere in piazza. In queste meravigliose serate i “nobili” sono tutti gli invitati e gli ospiti del Barone Roberto. Fuochi d’artificio sempre nuovi e originali salutano le calde notti di questa estate “africana” 2012. L’Incendio della Torre vuole essere un “rito” propiziatorio per dare fuoco alla crisi economica che attanaglia il mondo. Ed allora, tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus, per apprezzare i valori dell’Abruzzesità, di ciò che funziona e vale la pena di proteggere e (far) vivere in prima persona a migliaia di turisti, deponendo le “armi” dell’oscurantismo, della rivalità e dell’egoismo. Bracieri, fiaccole, musici, giullari, fachiri e danzatrici, falconieri, arcieri e delegazioni ospiti del Palio del Duca di Acquaviva Picena, del Palio della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, del Palio dei Castelli di San Severino Marche, di Castel di Luco di Acquasanta Terme, della Disfida di Barletta (www.associazionebardulos.it/) e del Gruppo storico di Guardiagrele, animano una manifestazione a vocazione interregionale. Uno spettacolo unico in Abruzzo che da Tortoreto si proietta al mondo intero perché, come sempre, consente di gustare le raffinatezze e l’originalità della cultura italiana al suono di musici che raccontano la nostra Storia. Al desco delle sontuose portate dei ristoranti locali, dame e cavalieri, armigeri, ancelle, giullari, fachiri e danzatrici, vivificano giochi e spettacoli sempre inediti e sfavillanti a forte vocazione internazionale. Abbiamo già conosciuto nel 2011 il gruppo di acrobati ed equilibristi degli Asante Kenya direttamente da Nairobi (www.asantekenya.it) che hanno unito come per magia la tradizione tribale africana con il medioevo storico aprutino. Direttamente da Urbino, i mangiafuoco più incredibili di sempre. L’Università di Grattazzolina e gli sbandieratori di Porta Solestà (Ascoli Piceno). Messere Metellio diretto in Terrasanta con la sua schiava dopo la sosta della sua “fera” al caravanserraglio di Turturitus, meraviglia e stupisce gli ospiti con le sue esilaranti battute. Il Barone Roberto parteggia per l’imperatore Federico II nelle lotte tra il Papato e l’Impero. Quando l’imperatore sconfisse la Lega lombarda, assegnò al Barone Roberto un prigioniero da sorvegliare, il piacentino Omodeo Contanello, catturato da miliziani del Sacro Romano Impero e presente in ceppi tra i figuranti del corteggio storico, custodito nel castello e graziato a furor di popolo dopo un’aspra battaglia tra scaramucce, giudizi e sentenze a colpi di vere spade scintillanti, tra Guelfi e Ghibellini. Il Giullare che prende in giro i nobili convenuti, restituisce al Palio del Barone il carattere filologico della festa medievale originale. Spettacolari sono le evoluzioni dei giovani falchi lanciati con grande maestria dai maestri falconieri di Macerata: la più giovane d’Italia (www.falconeria.org), Agnese di anni 12 come il Palio del Barone, guidata dal papa Patrizio, con il suo falco Camille, incanta tutti. Padre, madre e figlia, un’intera famiglia, sono votati al “governo dei falchi”, un’arte antichissima per chi sa custodire questa nobile arte dei cieli nel pieno rispetto delle leggi di natura. Le loro magiche evoluzioni, coinvolgendo direttamente gli ospiti del Palio, meritano il trionfo assoluto! I rioni Terranova (rappresentato sul Drappo dalla tortora) e Terravecchia (corvo) rinnovano la disfida del 16 Agosto. Chissà, un giorno, in compagnia del gruppo storico della Perdonanza Celestiniana, pronti ad offrire la loro collaborazione e partecipazione, per risorgere insieme dalle ceneri della crisi economica come la mitica Fenice e per poter così celebrare i fasti della Contea Aprutina in un percorso storico-artistico inedito nel panorama delle rievocazioni medievali italiane, magari insieme ai Cavalieri Templari ed alla loro storia in difesa del Cristianesimo. “Ringrazio tutti – dichiara il Presidente Ennio Guercioni – e saluto con particolare gratitudine ed affetto tutti coloro che, sensibili a questa nostra manifestazione del Palio del Barone, ci permettono di realizzare e concretizzare con il proprio sostegno questo progetto che guarda al futuro. Ringrazio il Sindaco Generoso Monti e l’Amministrazione comunale di Tortoreto, l’Assessore Provinciale Francesco Marconi, la Regione Abruzzo, gli sponsor. Un ringraziamento particolare a tutto il Direttivo dell’Associazione Due Torri per la loro costante presenza, vicinanza e il loro continuo impegno. Siamo un gruppo che si muove di comune accordo, in armonia, con serenità e trasparenza e con una gestione collegiale dove tutti partecipano. Certo non è facile parlare di cultura. La cultura – diceva qualcuno – non si mangia. Noi attraverso la nostra dedizione siamo riusciti a rendere questa manifestazione come un appuntamento da non perdere, il tutto con lo spirito di volontariato e la passione che ci contraddistingue avendo come unico obiettivo la valorizzazione del nostro paese. Se si vuole identificare questo evento con la mia persona – rivela Ennio Guercioni – penso ci sia un abbaglio in quanto l’Associazione Due Torri e il Palio andranno comunque avanti con o senza la mia presenza. Facciamo tutto questo unicamente senza alcuna finalità ma solo per il bene di Tortoreto e dei Tortoretani. Il Palio del Barone in questi anni è cresciuto e ne sono la dimostrazione i frequenti contatti e le numerose richieste di partecipazione di gruppi storici e delegazioni di palii, che riceviamo da ogni parte d’Italia. Nel 2012 le serate sono state due perché in un momento certo non facile che stiamo vivendo abbiamo preferito tagliare una serata piuttosto che ridimensionare il Palio che è comunque importante e da ricordare. Altre organizzazioni – sottolinea Guercioni – hanno optato perché alcuni eventi diventassero biennali; noi abbiamo preferito lasciare la luce accesa, senza per nulla sminuire quello che in questi anni si è raggiunto. Per il Banchetto, insieme all’Amministrazione comunale, avevamo deciso di cambiare formula attuando una collaborazione e un coinvolgimento degli esercenti, ma dall’idea passare alla realizzazione si è arrivati un po’ con i tempi lunghi e, quindi, ci riserviamo di sviluppare questo aspetto in futuro”. Un plauso meritatissimo è da indirizzare agli organizzatori, agli Italiani che risorgono dai disastri dei terremoti, ai giovani, ai volontari, a quanti rendono possibile questo evento culturale interregionale, per la rinascita morale, economica e culturale dell’Abruzzo. “Nel tempo della globalizzazione e della crisi economica – rivela il Sindaco Monti – assume un senso fondamentale la cura delle proprie radici, dei valori e della motivazioni che costituiscono le virtù autentiche dei padri e che oggi rappresentano la base sulla quale poggia il presente e il futuro di qualsiasi comunità. Di qui la forza e la bellezza del Palio del Barone, un momento di socializzazione al quale partecipano tanti graditissimi spettatori con affetto e amicizia”. Grazie all’Associazione Due Torri la rievocazione storica è ormai saldamente incastonata nei cuori di tutti. In primis degli ospiti e dei turisti idealmente creati dal Sindaco Monti, in una singolare investitura cavalleresca, “cittadini speciali di Tortoreto”. Per un evento corale e sociale. Il Palio del Barone Roberto, nell’augurare a tutti i propri voti augurali di felicità e prosperità, ha certamente i numeri giusti per crescere nell’internazionalità, tra tradizione, equilibrio, arte, buongusto, fantasia, innovazione, professionalità e storia. I gruppi-spettacolo sono la nota dominante di un qualificante Grande Evento culturale unico in Abruzzo, di esempio per tutti. Preludio di tutti questi risultati di successo, è l’organizzazione perfetta, oserei dire britannica, nella cura di ogni particolare e dettaglio, anche nella scelta delle musiche medievali per intrattenere il pubblico, tratte da celebri colonne sonore di kolossal cinematografici. Il Palio del Barone AD 1234 stupisce e sorprende ogni anno decine di migliaia di persone che effettivamente rispondono numerosi grazie anche alla diffusione capillare dei media digitali sull’Ipad della Apple. E tutto questo per riscoprire le nostre radici medievali, la nostra comunità, il nostro senso di appartenenza all’Italianità fin dalla fondazione dei Comuni, per contrastare e vincere la crisi (di credito, di fiducia e d’identità) economica e finanziaria mondiale della globalizzazione che rischia di precipitare miliardi di persone nell’abisso. Noi Italiani all’oscurità opponiamo gli sfavillanti Valori autentici del Credito in nell’Italia positiva che in Europa da sempre lavora e cresce sul territorio, forte del suo straordinario Patrimonio culturale pubblico di incommensurabile ricchezza che dobbiamo valorizzare e difendere, non svendere. Summa Cum Laude!

Nicola Facciolini

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