Il Gestore Aeroporto dei Parchi d’accordo con il Ministro Passera. L’Aquila Ok

“Siamo d’accordo con la politica del governo e con quanto affermato dal Ministro Passera in riferimento al futuro della rete aeroportuale italiana – afferma l’Amministratore della Xpress Dott. Giuseppe Musarella. E’ indispensabile, infatti, sviluppare gli aeroporti in una logica di economicità soprattutto per gli scali a capitale pubblico che gravano sui contribuenti.” L’aeroporto di L’Aquila […]

“Siamo d’accordo con la politica del governo e con quanto affermato dal Ministro Passera in riferimento al futuro della rete aeroportuale italiana – afferma l’Amministratore della Xpress Dott. Giuseppe Musarella.
E’ indispensabile, infatti, sviluppare gli aeroporti in una logica di economicità soprattutto per gli scali a capitale pubblico che gravano sui contribuenti.”
L’aeroporto di L’Aquila però è uno scalo privato i cui servizi primari, il servizio antincendio, la torre di controllo sono tutti a carico del gestore. La Xpress si è posta sul mercato sviluppando le proprie attività senza nessun aiuto pubblico seguendo logiche commerciali ben precise che si adattano perfettamente alle necessità di un territorio che ha l’esigenza di far ripartire un’economia ferma ma con ottime potenzialità. Potenzialità messe in evidenza durante il G8 del 2009 in cui si è gestito un traffico aereo di non poco conto in maniera egregia ed in cui si è evidenziata la necessità e l’importanza strategica di dotare il territorio di uno scalo commerciale. Consapevole di questo fu anche l’Amministrazione Comunale dell’Aquila con l’ex vicesindaco Arduini che ebbe l’intuizione di predisporre il bando per la gestione dell’Aeroporto dell’Aquila con l’affidamento a società private.
Ed è in questa logica che la società Xpress ha intravisto le enormi potenzialità a livello imprenditoriale dello scalo aquilano.
Riteniamo con un pizzico di presunzione che non appena lo scalo sarà aperto al traffico commerciale la sua importanza strategica sarà evidente in maniera più palese e nella logica dell’economicità lanciamo una piccola provocazione: “ perché investire miliardi di euro su uno scalo che dista 85 Km da Roma con infrastrutture da sviluppare quando ne abbiamo uno già pronto ad una distanza analoga e con un’autostrada efficiente? “
Nel frattempo lavoriamo alacremente ed in silenzio pronti, eventualmente, ad accettare nuove sfide .

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