Monti: nel 2013 la ripresa, Fiat non ci ha chiesto aiuti

Il 2013 sarà un anno di crescita. La promessa viene dal premier Mario Monti, che durante un convegno Ocse ricorda oggi come il governo abbia fatto riforme anche strutturali e gli italiani stiano dimostrando di non essere ostili con chi le ha portate a termine.  Ribadisce che è troppo presto per abbandonare il rigore e […]

Il 2013 sarà un anno di crescita. La promessa viene dal premier Mario Monti, che durante un convegno Ocse ricorda oggi come il governo abbia fatto riforme anche strutturali e gli italiani stiano dimostrando di non essere ostili con chi le ha portate a termine.  Ribadisce che è troppo presto per abbandonare il rigore e chiede coraggio alle parti sociali. Parla anche delle misure contro la corruzione: ‘l’inerzia di una parte politica – dice – e’ comprensibile ma non scusabile’.

‘Chiedo alle parti sociali di saper guardare, come hanno fatto in tante fasi della vita italiana, in modo coraggioso”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, sottolineando che la questione della competitività deve essere ”il tema al centro dei rinnovi contrattuali”. A tal proposito Monti è stato chiaro: ”E’ troppo presto per abbandonare il rigore in una fase 2”, quella dell’implementazione delle riforme e della crescita.

Nell’incontro con i vertici del Lingotto di sabato scorso a Palazzo Chigi, la Fiat non ha chiesto concessioni finanziarie ‘e se fossero state chieste, non sarebbero state accolte’. Lo dice il premier Mario Monti, invitando poi a guardare l’esito dell’incontro come una grande scommessa. “L’incontro con i vertici della Fiat – aggiunge – è stato lungo e dal momento che non veniva alimentato da noi con comunicati e Twitter capisco che chi doveva lavorare abbia fatto lavorare la fantasia. Ma non sono stati chiesti aiuti nè Cig in deroga”.

Intanto, il Wall Street riferisce che Sergio Marchionne rilancera’ l’Alfa Romeo negli Stati Uniti nel 2014 e non nella seconda meta’ del 2012 come previsto, a causa delle difficolta’ del settore in Europa. Della Valle: la Fiat e’ stata presa ‘con le mani nella marmellata perche’ se ne voleva andare’.

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