‘Forum giovani 2012’: Castiglione, opportunità e no assistenzialismo

“La situazione economica attuale non ci consente più una politica di liberismo sfrenato che produce solo diseguaglianze: quel welfare che abbiamo conosciuto nei tempi addietro, non è più proponibile”. Con queste premesse il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, è intervenuto questa mattina a Pescara al “Forum giovani 2012” organizzato dall’assessorato regionale allo Sviluppo […]

“La situazione economica attuale non ci consente più una politica di liberismo sfrenato che produce solo diseguaglianze: quel welfare che abbiamo conosciuto nei tempi addietro, non è più proponibile”. Con queste premesse il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, è intervenuto questa mattina a Pescara al “Forum giovani 2012” organizzato dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico e dalla Camera di Commercio di Pescara. Castiglione: “occorrono scelte che ottimizzino le poche risorse disponibili, che, per quanto riguarda la nostra Regione, vengono quasi tutte drenate dal sistema sanitario: scelte che trasformino la politica del garantismo nella politica dell’attualità e delle occasioni e che mettano al centro merito e capacità di saper fare”. Parlando del ruolo che i giovani dovranno assumere nel sistema produttivo del territorio, Castiglione ha detto che la loro marginalità costituisce un spreco di risorse e di capitale umano, da cui dipendono i ritardi registrati nella crescita economica. “Le recenti crisi hanno reso ancora più difficile la condizione dei giovani che sono i primi a risentirne i negativi riflessi; la ripresa dovrà andare in direzione di un maggiore ricorso alla competitività e non potrà prescindere dal capitale umano e dei talenti locali”. L’assessore regionale ha poi posto l’accento sul ruolo della politica che non può più sostituirsi al territorio: cioè alle aziende e ai lavoratori: “Qui si era abituati a premere un pulsante per aprire la porta dell’assistenzialismo pubblico: oggi non potrà essere più cosi!; il ruolo della politica sarà quello di mettere in condizione il sistema economico e produttivo di poter camminare con le proprie gambe: e l’Abruzzo ne ha tutte le condizioni”.

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