Roma: torna il teatro sociale sui diritti umani

Primo appuntamento della stagione con il teatro sociale, sabato 6 ottobre alle 17,00. Di scena all’Anfitrione di Roma, “Cenerentola e gli altri”, spettacolo diretto da Giacomo Ricci, allievo di Carmelo Bene, e interpretato dalle compagnie L’Alternativa e Teatriamo col Cuore. La piece, in atto unico, è una rilettura in chiave moderna della fiaba di Cenerentola, […]

Primo appuntamento della stagione con il teatro sociale, sabato 6 ottobre alle 17,00. Di scena all’Anfitrione di Roma, “Cenerentola e gli altri”, spettacolo diretto da Giacomo Ricci, allievo di Carmelo Bene, e interpretato dalle compagnie L’Alternativa e Teatriamo col Cuore. La piece, in atto unico, è una rilettura in chiave moderna della fiaba di Cenerentola, orfanella vessata dalla matrigna e dalle sorellastre, e il cui racconto, pur conservando la struttura narrativa classica, si snoda attorno ai problemi sociali legati al mondo giovanile. Una storia nella storia in cui la giovane protagonista riscatta la sua condizione di sottomissione familiare e soddisfa il bisogno di dare amore agli altri, in particolare ai diseredati. L’obiettivo dello spettacolo, promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è di avviare una riflessione tra il pubblico sui valori etici, culturali e civili nella società attuale. Nella versione ideata dall’autore, infatti, Cenerentola si ritrova a gestire una speciale casa d’accoglienza i cui ospiti sono animaletti sperduti, diversi per razza e provenienza che lei nutre e istruisce fino ad una svolta inaspettata. A questa Cenerentola contemporanea, guida di una comunità multietnica con la vocazione di leader morale, Ricci, che interpreta la parte del Re, affida il riscatto sociale e umano mentre il futuro principesco tra gli agi, le ricchezze e il potere resta sullo sfondo per affermare la capacità degli individui di farsi comunità che condivide, applica e diffonde l’idea che il merito e l’onestà e non il potere, siano il parametro del valore. Completano il cast Paola Barini, Cenerentola, Gianluca Piscedda, il Granduca, Katiuscia Moscianese nel ruolo della matrigna e Barbara Bergonzoni nel ruolo della Poetessa che fabbrica sogni. Le scene e i costumi sono di Clementina Carosi, la consulenza musicale di Cristian Carlesso. A margine della rappresentazione, come è consuetudine per gli spettacoli a sfondo sociale di Ricci, lo storico palco del quartiere Aventino ospiterà un convegno dal titolo “I Giovani, l’Amore e la Droga nel Terzo Millennio”, al quale parteciperanno, tra gli altri: Francesco Antonelli, presidente di Biblioteche di Roma, Massimo Canu, direttore dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, Simonetta Matone, Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei minorenni di Roma, Roberto Cipriani, professore di sociologia e direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione all’Università Roma Tre, il giornalista Fabrizio Federici, Padre Vincenzo Ricci, il critico cinematografico e docente di Lettere Italo Spada e la principessa Patrizia Torlonia, membro dell’associazione Centro sociale Vincenziano Onlus, struttura no profit dedicata ai senza fissa dimora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *