Italiani sempre più poveri. Sos da pensionati e casalinghe

Secondo i dati contenuti nel Rapporto povertà 2012 della Caritas Italiana, negli ultimi 3 anni c’é stata un’impennata degli italiani che si sono rivolti ai Centri Caritas. Aumentano casalinghe (+177,8%), anziani (+51,3%) e pensionati (+65,6%). Per il Codacons combattere la povertà dovrebbe diventare la priorità del Governo, non solo per un fatto etico morale, ma […]

Secondo i dati contenuti nel Rapporto povertà 2012 della Caritas Italiana, negli ultimi 3 anni c’é stata un’impennata degli italiani che si sono rivolti ai Centri Caritas. Aumentano casalinghe (+177,8%), anziani (+51,3%) e pensionati (+65,6%). Per il Codacons combattere la povertà dovrebbe diventare la priorità del Governo, non solo per un fatto etico morale, ma anche economico, considerato che l’eccessiva tassazione sui redditi medio bassi sta deprimendo i consumi. E’ evidente che in queste condizioni aver deciso l’aumento dell’Iva al 10%, che riguarda il cibo, significa dare il colpo di grazia a queste fasce sociali che si stanno rivolgendo alle mense della Caritas e che non beneficeranno della riduzione delle aliquote Irpef, essendo già esenti. Anche i tagli lineari delle detrazioni fiscali e la franchigia di 250 euro non aiutano certo a combattere la povertà. Per questo il Codacons propone tre cose. Rivedere l’elenco dei beni con iva ordinaria e ridotta, aumentando ad esempio l’Iva di ristoranti e alberghi, oggi al 10%, e togliendo dalla lista degli aumenti benzina, prodotti farmaceutici, latte conservato, uova ed altri prodotti base dell’alimentazione. In secondo luogo propone, al posto di tagli lineari alle agevolazioni Irpef, di calibrare le detrazioni e gli oneri deducibili in relazione al reddito, escludendole del tutto per chi dichiara più di 75.000 euro. Infine l’associazione di consumatori chiede di rivedere l’elenco delle detrazioni, dato che non è la stessa cosa ridurre quelle di chi sta ristrutturando casa, e quindi si presume riesca ad arrivare alla fine del mese, oppure acquista una cucina, ha spese sportive o un’assicurazione sulla vita e chi invece ha spese funebri, per disabili o mediche.

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