Lavoro: Fornero, per un mercato dinamico occorre cambiare regole e mentalità

“Il Governo non può assumere solo il punto di vista delle aziende, deve tener conto anche di quello dei lavoratori e quello più generale di tutto il Paese, e non soltanto nel breve periodo”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, in un’intervista a Panorama. “Quindi non soltanto non abbiamo abolito […]

“Il Governo non può assumere solo il punto di vista delle aziende, deve tener conto anche di quello dei lavoratori e quello più generale di tutto il Paese, e non soltanto nel breve periodo”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, in un’intervista a Panorama.
“Quindi non soltanto non abbiamo abolito i contratti a tempo determinato, ma abbiamo abolito la causale per il primo contratto a tempo. Cioè diciamo alle imprese: avete necessità di assumere fino a un anno? Bene, ne avete la possibilità senza alcun obbligo burocratico – spiega il ministro Fornero – Prendiamo i giovani, che sono le prime vittime di questa precarietà. Un giovane viene assunto una prima volta a tempo determinato, poi una seconda, poi una terza. Ma dopo che cosa trova sul mercato questo lavoratore? E’ molto più a rischio disoccupazione di persone assunte a tempo indeterminato. Questo è un rischio che la società deve riconoscere. Perciò noi diciamo: le imprese che fanno un grande uso di questi contratti finiscono per imporre un costo alla società sotto forma di onere per usare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive che necessariamente debbono accompagnare le persone disoccupate. Ecco allora il nostro ragionamento, facilitare la flessibilità per le imprese, ma al tempo stesso rendere le imprese partecipi dei maggiori oneri che la società deve sostenere con la diffusione delle tipologie contrattuali più flessibili”.
“Non può esistere una concezione proprietaria del lavoro. Però al tempo stesso dobbiamo fare in modo che vengano ridotti i tempi di transizione fra scuola e lavoro, e tra disoccupazione e lavoro. Questo è il mercato dinamico. Ma qui occorre un cambiamento di regole e mentalità”.( mca-AgenParl)

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