Morosini: affidato l’incarico ai periti

Si e’ svolto oggi in Tribunale, a Pescara, l’incidente probatorio sulla morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini, avvenuta il 14 aprile scorso allo stadio “Adriatico -Cornacchia” a seguito di un malore mentre era in corso la partita di calcio Pescara – Livorno. A disporlo e’ stato il gip Maria Michela Di Fine sul richiesta […]

Si e’ svolto oggi in Tribunale, a Pescara, l’incidente probatorio sulla morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini, avvenuta il 14 aprile scorso allo stadio “Adriatico -Cornacchia” a seguito di un malore mentre era in corso la partita di calcio Pescara – Livorno. A disporlo e’ stato il gip Maria Michela Di Fine sul richiesta del pm che si sta occupando del caso, Valentina D’Agostino. Nel corso dell’incidente probatorio e’ stato affidato l’incarico ai periti. Le operazioni peritali prenderanno il via il 6 dicembre a Foggia e il 17 dicembre proseguiranno a Milano. Dal 6 dicembre i periti avranno 90 giorni per depositare le perizie. La prossima data dell’incidente probatorio e’ stata fissata al 19 aprile prossimo. Per la morte del centrocampista 25enne sono indagati per omicidio colposo il medico sociale del Livorno Manlio Porcellini, quello del Pescara Ernesto Sabatini, il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio, Vito Molfese, e il cardiologo Leonardo Paloscia, direttore dell’Unita’ Coronarica e Cardiologia Interventistica dell’ospedale di Pescara. Il gip aveva gia’ nominato tre periti e cioe’ Vittorio Fineschi, Francesco Della Corte e Riccardo Cappato.

I periti di parte sono: per la parte offesa Cristina Basso; per Paloscia, Maria Rosa Aromatario e Rodolfo Proietti; per Sabatini, Cinzia Barletta; per Porcellini Luigi Papi e Mario Marzilli, per Molfese, Luigi De Pascalis. L’incidente probatorio e’ stato chiesto dal pm e diposto dal gip con finalita’ ben precise. E’ cioe’ finalizzato all’accertamento delle cause del decesso, alla verifica del comportamento dei sanitari che sono intervenuti e hanno prestato soccorso a Morosini nell’immediatezza del malore e, in particolare, serve a verificare se siano ravvisabili profili di negligenza, imprudenza e imperizia con riferimento alle procedure diagnostiche e terapeutiche seguite, anche in relazione al mancato utilizzo della strumentazione disponibile. Attraverso l’incidente probatorio si punta anche all’accertamento della corretta condotta che avrebbero dovuto tenere i sanitari secondo le regole che disciplinano la materia e alla verifica del nesso di causalita’ tra la condotta colposa eventualmente ravvisabile nel caso concreto ed il decesso di Morosini.

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