Siria, altro massacro. L’opposizione chiede l’intervento ONU

Gli attivisti oppositori del regime Siriano denunciano un nuovo massacro perpetrato a sangue freddo a Homs, in particolare nelle regioni del centro storico e Deir Baalbeh, lasciando 220 persone uccise – tra uomini, donne e bambini perpetrato dalle forze di Assad e Shabiha (milizie pro-Assad) L’esercito siriano ha effettuato una vasta aggressione militare alcuni giorni […]

Gli attivisti oppositori del regime Siriano denunciano un nuovo massacro perpetrato a sangue freddo a Homs, in particolare nelle regioni del centro storico e Deir Baalbeh, lasciando 220 persone uccise – tra uomini, donne e bambini perpetrato dalle forze di Assad e Shabiha (milizie pro-Assad)

L’esercito siriano ha effettuato una vasta aggressione militare alcuni giorni fa con tutti i tipi di armi e di forze aeree, al fine di colpire le brigate dell’esercito siriano, che cercava civili intrappolati nella regione da mesi. I ribelli sono stati costretti a ritirarsi dalla regione di Deir Baalbeh e subito dopo il ritiro, le milizie pro-Assad milizia, per lo più dalle regioni di Abbasiya e Zuhoor, si sono vendicate su 40 famiglie inermi.

Questo recente massacro è ancora un altro esempio di come sia difficile arrivare ad una soluzione politica.
La Coalizione Nazionale della rivoluzione siriana e le forze di opposizione sollecitano il Consiglio di sicurezza dell’ONU a tenere una riunione di emergenza e fermare i crimini del regime di Assad contro il popolo siriano e perseguire tutte le parti implicate nella messa in regime omicida con le armi, il sostegno finanziario, l’addestramento militare, e combattenti. Infine, la Coalizione chiede alla comunità internazionale di rispettare i propri impegni e mettere in campo tutte le azioni necessarie per difendere e proteggere i civili innocenti.

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