Lettera aperta a Roberto Saviano: Aiutaci a raccontare dei giusti in terra di Gamorra!

Pubblichiamo una lettera aperta del prof. Antonio Marfella, tossicologo oncologo del Pascale, idealista, ambientalista, a Roberto Saviano dal titolo: Aiutaci a raccontare dei giusti in terra di Gamorra! “Carissimo Roberto, seguo come tutti e con dolore le polemiche nate dopo il rifiuto, unanime e anche da me condiviso, di continuare a girare film che parlino […]

Pubblichiamo una lettera aperta del prof. Antonio Marfella, tossicologo oncologo del Pascale, idealista, ambientalista, a Roberto Saviano dal titolo: Aiutaci a raccontare dei giusti in terra di Gamorra!
“Carissimo Roberto,
seguo come tutti e con dolore le polemiche nate dopo il rifiuto, unanime e anche da me condiviso, di continuare a girare film che parlino solo dei malvagi di Terra di Gomorra.
Ancora ieri, ho dovuto fare i salti mortali per fare ricoverare d’urgenza una (altra) bellissima ragazza di 20 anni (!) colpita da Linfoma maligno Non Hodgkin, come la mia amica Vincenza, che, ben oltre 5 anni fa, doveva sposarsi, e invece di indossare l’abito da sposa , alla vigilia delle proprio nozze, venne ad indossare il pigiama da ricoverata al Pascale con poche probabilita’ di vincere il suo cancro.
Ho rivisssuto quasi uguale dopo anni quel ricovero di urgenza fatto alla vigilia delle nozze di Vincenza, che ci sconvolse un po’ tutti al Pascale e a Caivano.
Ieri, per la ennesima volta ormai, si è ripetuta questa scena ormai diventata abituale e non eccezionale.
Questo è il disastro che stiamo vivendo in Campania e noi piu’ di tutti al Pascale, dove per noi i numeri sono persone, vite vere di mogli, mariti, figli giovanissimi.
Prima di entrare al Liceo Genovesi facevo il chierichetto alla messa presso l’altare di San Giuseppe Moscati, il Santo Medico del 1900, e fu motivo della mia scelta di fare il medico , poi dimenticato nella confusione della quotidiana lotta per la vita.
Ringrazio Iddio di avermi concesso dieci anni di vita e di lotta per la mia Terra, e la fortuna di evere compreso (finalmente!) quali erano i miei talenti piu’ preziosi che dovevo mettere a disposizione gratuitamente dei miei fratelli: il mio sapere, la mia cultura , la mia professione., ma anche il mio pessimo carattere e la mia rabbia.
La mia malattia, scoperta drammaticamente, mi ha ulteriormente cambiato e mi ha permesso di fare delle scelte di vita che forse, da sano, non avrei fatto , quando ho dovuto decidere se preferire la carriera, col silenzio o l’umiliazione, o urlare la Verità sul disastro ambientale piu’ grande e ancora piu’ negato di Italia.
Quante persone ho conosciuto in questi anni, quanto dolore e cattiveria ma anche quanta Dignità e Forza ho conosciuto!
Portero’ sempre nel mio cuore Anna Varriale, miss Novembre 2008 del calendario di “Napoliviveioladifendo” , vera Mater Matuta del terzo millennio che ammirai seduta in trono sulle eco balle di Taverna del Re ad impedire lo scarico dei TIR di falsa “munnezza urbana” e che mi fece promettere sul suo letto di morte al Pascale, nel 2009, di non abbandonare mai la battaglia a difesa della nostra Terra, ora che lei non poteva piu’ continuare.
E ho conosciuto Maestri grandissimi e forse unici nel nostro tempo, come l’Avvocato Gerardo Marotta, ma anche Padre Alex Zanotelli, don Aniello Manganiello, ora Padre Maurizio Patriciello, che quando mi invito’ alla mia prima conferenza nella sua Chiesa di Caivano al Parco Verde si confuse tra le gente e non si presento’ sino alla fine, allorquando vidi comparire una perfetta controfigura di Jerry Lewis che inizio’ a parlare nella Lingua Potente dei Profeti, quella che tutti comprendono perche’ senti che viene direttamente da Dio !
Ho conosciuto “pazzi” scatenati che mi hanno sconvolto (e anche rovinato….) la vita anche con le loro passioni politiche, come Bartolomeo, ma chi di noi avrebbe mai potuto continuare la lotta con la stessa passione dopo avere avuto una diagnosi terribile di cancro ?
Eppure Bartolomeo oggi combatte da militante in politica con passione forse ancora maggiore.
Ricordo quando il Ministro Bindi fece una delle cose piu belle mai fatte da un Ministro della Salute: costitui’ una Commissione di Supporto diretto al Ministro fatta solo da GRANDI MEDICI, MA DA GRANDI MEDICI AMMALATI, da Medici quindi che erano passati “DALL’ALTRA PARTE”.
Da questa esperienza nacque un libro (DALL’ALTRA PARTE) , che lessi dopo la scoperta della mia malattia e che ha contribuito a cambiarmi la vita.
Fu la Commissione che opero’ meglio al servizio dello Stato e del Ministro, ma che, ovviamente chiudendo i lavori con la morte dei componenti, non fu piu’ ne’ ricordata ne’ ricostituita dai successori del Ministro Bindi, con le conseguenze che oggi stiamo pagando.
Noi Medici abbiamo delle Responsabilità enormi in questo disastro, a volte penso (con dolore immenso) perfino superiori a quelle dei camorristi, che , come dico spesso, in fondo hanno fatto solo “il loro dovere criminale” ma senza che nessuno spiegasse loro cosa stessero facendo nell’avvelenare innanzitutto i propri figli.
Io sono stanco, veramente tanto stanco, ma anche ieri il ricovero di Flavia mi ha ricordato che non mi posso fermare, che forse non avro’ altri dieci anni di lavoro intenso e disperato come quelli che ho appena vissuto, ma che ho il dovere di non fermarmi, di continuare a combattere, a indicare la strada e a dimostrare di avere sempre Speranza, la Speranza cristiana che significa CERTEZZA che non siamo e non saremo mai abbandonati, sempre e solo se restiamo a combattere e a vivere da GIUSTI, come è già ben descritto nella Bibbia.
Abramo si avvicino’ a DIo e gli disse : “Davvero sterminerai il Giusto con l’empio? Forse vi sono 50 Giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere?”….e Dio rispose “….per riguardo a loro perdonero’ a tutto quel luogo…” .
Facciamo rete, facciamo unità, nella onesta’ dei pensieri e nella multidisciplinarietà delle competenze, e io sono cosi certo che Dio perdonerà i nostri peccati e salverà i nostri luoghi, e ci consentira’ anche di salvare , curare e guarire i nostri figli…..
Roberto, sappi che ora siamo consapevoli di essere sempre piu’ numerosi , che siamo molti di piu dei 50 Giusti della prima Gomorra, e ora vediamo la bellezza e la grandezza del nostro destino e della nostra Terra.
Napoli vive , combatte , muore e risorge ogni giorno: da Scampia al Parco Verde di Caivano, da Castelvolturno ad Acerra, grazie al suo popolo di Giusti che ha scelto, come me, comunque, di non abbandonare mai Terra di Gomorra, ma di continuare a combattere per salvarla.
Le foto ed i morti ammazzati di Terra dei Fuochi, ogni giorno a Napoli, da decenni sono uguali a quelle che si vedono in guerra a Bagdad od in guerre civili come a Damasco, eppure noi continuiamo a vivere, a combattere ma anche mostrare le meraviglie di Napoli come persino il New York Times scrive in questi giorni.
E non stiamo perdendo , Roberto, non stiamo perdendo: Napoli sta cambiando, Roberto!
Napoli sta cambiando o forse non è mai cambiata, è stata sempre cosi!
Terra di Madri immense, come Filomena Marturano e oggi Mamme Vulcaniche, Terra di Profeti potenti come Giordano Bruno e oggi Don Aniello Manganiello, terra di Primari venduti ma anche di Medici come Giuseppe Moscati.
Oggi, carissimo Roberto, siamo consapevoli che non basta un Sindaco o un Parlamentare , bravi o meno che siano, per salvarci.
Sappiamo come sia difficile , quasi impossibile, governare un sistema politico corrotto sino alle midolla, ma noi oggi non abbiamo piu’ paura.
35mila querele in contemporanea , 46 comitati associati, un lavoro quotidiano, incessante , durissimo e capillare di rieducazione nel territorio.
Roberto , questa è oggi Napoli , Scampia, terra di Gomorra!
E allora, Roberto, noi non ci stiamo piu’ ad essere tutti indicati e dipinti nel mondo solo come camorristi e incivili , colpevoli della nostra tragedia perche’ viviamo solo di spaccio di droga o perche’ mangiamo male o fumiamo troppo, e lo hai visto in questi giorni come abbiamo risposto agli “esperti” del Ministro Balduzzi.
Tutti insieme, abbiamo imposto con forza al Ministro ed ai suoi “esperti” di studiare meglio e raccontare la Verita’ sul perche’ ci si ammala e si muore di piu’ in Terra di Gomorra , ed anche a te diciamo oggi che non ci stiamo piu’ ad essere mostrati al mondo solo attraverso il racconto delle vite perdute dei malvagi di Terra di Gomorra!
Ti dobbiamo gratitudine infinita ed in eterno, per la vita che anche tu hai avuto distrutta e per come sei stato costretto ad abbandonare la Patria.
Abbiamo sempre bisogno di te, perche’ tu hai avuto il Dono di saper raccontare.
Roberto, noi non lasceremo la nostra Patria, non lasceremo mai Terra di Gomorra!
Aiutaci adesso a raccontarla, ma aiutaci narrando dei sempre piu’ numerosi Giusti che vivono in Terra di Gomorra!
Dei Giusti che qui vivono , combattono e muoiono ogni giorno, ma che consentono a tutti, anche a te, di potere affermare con certezza che, qui , a Napoli, il Male non riuscira’ mai a vincere! Mai!
Antonio Marfella

Una risposta a “Lettera aperta a Roberto Saviano: Aiutaci a raccontare dei giusti in terra di Gamorra!”

  1. patrizia L'Astorina ha detto:

    Antonio non finirai mai di stupirmi, tu sei un uomo splendido, e quindi riesci ad essere un medico splendido, credimi è un onore ed un piacere averti conosciuto, la tua lettera mi commuove e sono sincera se mi segui un pò saprai che sono onesta e sincera e sono sempre attiva nel sociale e credimi se ti dico che ho le lacrime agli occhi, forse dici cose scontate già sentite ma è il cuore che ci metti nel dirle che è straordinario, spero che tutti riescano ad ascoltarle anche Roberto che per noi è una persona di famiglia, non lasciarci mai non andare mai via da Napoli ce ne sono così poche persone come te a Napoli che sarebbe un disastro se anche tu andassi via, ti voglio bene grazie di esistere Patty

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