Famiglie italiane costrette ormai a molte rinunce

Le famiglie italiane, vista la grave perdita del proprio potere di acquisto, sono costrette ormai a molte rinunce. Il carrello della spesa alimentare, infatti, e’ ormai ridotto all’essenziale”. Da un monitoraggio dell’Onf, Osservatorio nazionale Federconsumatori, si legge in una nota, e’ emerso che “la spesa minima per i prodotti alimentari di una famiglia tipo composta […]

Le famiglie italiane, vista la grave perdita del proprio potere di acquisto, sono costrette ormai a molte rinunce. Il carrello della spesa alimentare, infatti, e’ ormai ridotto all’essenziale”. Da un monitoraggio dell’Onf, Osservatorio nazionale Federconsumatori, si legge in una nota, e’ emerso che “la spesa minima per i prodotti alimentari di una famiglia tipo composta da 4 persone (2 ragazzi e 2 adulti), e’ di 120,85 euro alla settimana”. Una spesa fondamentale il cui costo, rispetto allo scorso anno, “risulta aumentato del +3,7 per cento. Se alla spesa si aggiungono anche altri costi sempre necessari, ad esempio la benzina, l’abbonamento per i mezzi pubblici e la merenda per i ragazzi, si arriva ad un totale di 221,35 euro la settimana (pari a 885,40 euro al mese)”.
Purtroppo l’impossibilita’ a sostenere tali spese “ha comportato un cambiamento anche nelle abitudini alimentari delle famiglie: si acquista sempre meno carne e pesce, prediligendo invece piatti a base di uova o carboidrati (sicuramente piu’ economici). Inoltre, si e’ tornati alla vecchia abitudine di produrre in casa pane, pasta e dolci (per le merende dei ragazzi), abbattendo cosi’ i costi anche dei oltre il 68 per cento”

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