L’Aquila Rugby, i segreti di Pulcinella

Nell’ambiente neroverde si parla ormai da mesi di rinnovamento, di nuovo CDA, di consigli sportivi e di cuore neroverde, ma il rinnovamento tanto sbandierato stenta a decollare. L’Aquila Rugby 1936 è una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, soci e titolari di diritti su quote o azioni sono registrati presso la Camera di Commercio dell’Aquila. […]

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Nell’ambiente neroverde si parla ormai da mesi di rinnovamento, di nuovo CDA, di consigli sportivi e di cuore neroverde, ma il rinnovamento tanto sbandierato stenta a decollare.
L’Aquila Rugby 1936 è una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, soci e titolari di diritti su quote o azioni sono registrati presso la Camera di Commercio dell’Aquila. In data 22 gennaio risultano essere titolari, con protocollo del 3 agosto dello scorso anno, la Marinelli ed Equizi SRL (società del presidente Romano Marinelli) con il 50% di quote, Giacomo Pasqua (già presidente della società neroverde) con il 25% e Vittorini Giulio, anch’egli con il 25%. Dei dieci soci in ingresso, che scaldano i motori da settembre 2012, non c’è traccia. Questo perché sembra non sia stata fatta la comunicazione dell’avvenuta modifica entro i termini consentiti. Formalmente la società è ancora in mano agli stessi personaggi che l’hanno amministrata nel corso degli ultimi (poco) gloriosi anni. Discorso valido anche per il consiglio di amministrazione, sempre secondo i dati in possesso della Camera di Commercio i consiglieri di amministrazione sarebbero ancora Marinelli Enzo Romano, De Masi Vincenzo, Molina Marco, Cialente Antonio e il sindaco dell’Aquila Cialente Massimo. Nessuna traccia dei vari Iannini, Frattale (già dimessa, ma da cosa?) Iovenitti e Cianfarano. I consiglieri non rappresentano inoltre il parametro di proporzione rispetto ai soci, ovvero: l’80% dei consiglieri deve essere scelto tra i soci, mentre il 20% può essere scelto tra i non soci.
Sembra, tra l’altro, che il bilancio 2012 ancora non sia stato ultimato, perché ad alcune fatture di sponsorizzazione non corrispondano i relativi versamenti da parte degli sponsor, e che la comunicazione non possa avvenire per carenze nella verbalizzazione. Di fatto la responsabilità formale è ancora in mano al vecchio consiglio, che sostanzialmente è stato estromesso da ogni decisione.
Questo per quanto concerne la questione della Società A.r.l., ma l’elemento sportivo? L’Aquila Rugby 1936 è affiliata alla Federugby, e in federazione i consiglieri risultano essere i vari Molina, Antonio Cialente e De Masi, con l’aggiunta di Massimiliano Placidi. Per cambiare i nominativi del proprio consiglio presso la FIR la procedura non c’è bisogno di bilanci, ma di verbali: è necessario comunicare in federazione che i vari consiglieri lasciano l’incarico. Per sostituirli con nuovi nominativi è ancora più semplice, poiché i nuovi (eventuali) consiglieri, occhio e croce, non sono mai stati tesserati FIR, quindi è possibile registrarli tramite il sito internet, nella sezione dedicata. Forse adesso si chiarisce il ruolo del non meglio specificato consiglio sportivo.
In tutto questo il piano triennale della nuova gestione ancora non viene presentato pubblicamente. A quando il rinnovamento?

Fabio Zenadocchio

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