Libri: “Le pietre rivelate” nuova pagina su Ghezzi

Si è svolta ieri pomeriggio presso la British School at Rome, l’Accademia Britannica di Archeologia, Storia e Belle Arti di Roma, la presentazione del volume “Le pietre rivelate. Lo Studio di molte pietre di Pier Leone Ghezzi.Manoscritto 322 della Biblioteca Universitaria Alessandrina”(Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2012) a cura di Paolo Coen – […]

Si è svolta ieri pomeriggio presso la British School at Rome, l’Accademia Britannica di Archeologia, Storia e Belle Arti di Roma, la presentazione del volume “Le pietre rivelate. Lo Studio di molte pietre di Pier Leone Ghezzi.Manoscritto 322 della Biblioteca Universitaria Alessandrina”(Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2012) a cura di Paolo Coen – Università della Calabria – e Giovanni Battista Fidanza – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Ad introdurre il testo M. Grazia Picozzi, Professore Ordinario di Archeologia – Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”, Valter Curzi, Professore Associato di Storia dell’Arte Moderna presso La Facoltà di Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali dell’Università di Roma “La Sapienza” e M. Cristina di Martino, Direttrice della Biblioteca Universitaria Alessandrina.
“Lo Studio di molte pietre”cui fa riferimento il titolo del volume è il manoscritto autografo datato 1727, opera del pittore e disegnatore Pier Leone Ghezzi (1674-1755).
Noto anche con il nome di Manoscritto 322, il testo è oggi conservato presso la Biblioteca Universitaria Alessandrina, entrato a far parte del Fondo Manoscritti all’inizio del XX secolo, all’indomani dell’aquisizione della Biblioteca Sciarra, ed è stato restaurato nel 2009.
La pubblicazione curata da Coen e Fidanza è, come messo in luce in sede di presentazione, una documentazione nuova, importante e di grande interesse sull’artista Pier Leone Ghezzi oltre che una rilevante opportunità per gli studiosi di poter disporre integralmente del testo del manoscritto attraverso un’edizione scientifica moderna che si articola attraverso una serie di saggi di esperti e studiosi che rivelano, mediante un’attenta analisi interdisciplinare ed un’ indagine puntuale, i diversi aspetti, da quelli scientifici e tecnici a quelli antiquari ed artistici caratterizzanti gli innumerevoli interessi e la poliedrica attività dell’artista inserita nel clima culturale e nella società della prima metà del ‘700.
Il proposito di questo volume nasce dalla volontà di dare un’ edizione a stampa completa del manoscritto di Ghezzi, riscoperto nel 2002 da Paolo Coen ed Emilia Talamo, il quale si inserisce tipologicamente tra le litoteche, i tipici studi dell’epoca che raccoglievano esempi di pietre antiche anche se in questo caso si trattava di disegni e non di esempi reali di pietre, come sottolineato in sede della presentazione dalla Prof.Picozzi .
Alla trascrizione dei testi originali ed alla riproduzione delle immagini acquerellate di grande fascino che completano il manoscritto è dedicata la parte finale del volume organizzata in due appendici. Attraverso una veste grafica elegante e molto gradevole il testo si pone quale nuovo ed importante contributo nello studio di una delle personalità più interessanti e multiformi del panorama artistico del XVIII secolo quale fu quella di Pier Leone Ghezzi. ( bma)

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