Un saluto a Gabrielle

L’Aquila perde un’intellettuale, una studiosa attenta e competente, un’esperta di cinema, per molti un’amica sincera: Gabrielle Lucantonio. Figlia di abruzzesi, i genitori di Rocca di Cambio emigrarono in Francia, nasce nella periferia parigina ad Argenteul e vive in Francia fino all’età di 23 anni. Poi si traferisce in Italia, viaggiando molto tra Roma e L’Aquila. […]

L’Aquila perde un’intellettuale, una studiosa attenta e competente, un’esperta di cinema, per molti un’amica sincera: Gabrielle Lucantonio.
Figlia di abruzzesi, i genitori di Rocca di Cambio emigrarono in Francia, nasce nella periferia parigina ad Argenteul e vive in Francia fino all’età di 23 anni. Poi si traferisce in Italia, viaggiando molto tra Roma e L’Aquila. “Che dire sull’Abruzzo? In questo posto ci sono le mie radici”, aveva detto Gabrielle in un’intervista.
Laureata in Lettere Moderne a Parigi-Nanterre. E’ stata la corrispondente in Italia della rivista francese “L’Ecran fantastique”, ha collaborato a diverse testate italiane e non. Ha curato una rubrica mensile intitolata “Ennio & Co” su “Alias”, il supplemento del “Manifesto” e ha fatto parte della redazione di “Cinéfonia magazine” che trattava unicamente di colonne sonore. E’ stata collaboratrice di Francis Vanoye per Profession reporter de Michelangelo Antonioni (Parigi 1993) e di Antoine de Baecque per la Petite anthologie del Cahiers du cinémain nove volumi (Parigi 2001). Ha curato La Politique des auteurs (Roma, 1999), il libro-interviste Il cinema horror in Italia (Roma, 2001) e i volumi su Lars von Trier(Roma, 1998), Dario Argento(2001). Ha collaborato al libro collettivo L’eccesso della visione – Il cinema di Dario Argento (Torino, 2003). Ha curato dei DVD per la Rarovideo/Minerva (von Trier, Godard, Chabrol, Vadim, Schroeder…). Ha collaborato con il Festival del Nuovo Cinema di Pesaro e Sulmonacinema. Ha collaborato con il cinecircolo “Oltrelosguardo” dell’Aquila.

“Amo il cinema e a volte, quando il regista è conscio dell’importanza della colonna sonora (suono e musica) nella narrazione filmica, diventa un elemento fondamentale”. Così aveva detto Gabrielle Lucantonio in un’intervista sul suo ultimo libro “Profondo Rock”, libro su Claudio Simonetti dei Goblin.
“La cosa che mi interessa di più in questo periodo è il mio libro sulle colonne sonore…”: così aveva scritto poco tempo fa Gabrielle sul suo profilo twitter.
La vogliamo ricordare per la sua immensa passione per il cinema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *