Codacons denuncia Libero.it e di Virgilio.it

Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano affinché vengano tempestivamente verificati alcuni disservizi legati ai server di Libero.it e di Virgilio.it. Da qualche tempo – spiega l’associazione – si stanno registrando gravissimi problemi a danno degli utenti che utilizzano indirizzi mail con questi due domini; chi ha scelto […]

Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano affinché vengano tempestivamente verificati alcuni disservizi legati ai server di Libero.it e di Virgilio.it. Da qualche tempo – spiega l’associazione – si stanno registrando gravissimi problemi a danno degli utenti che utilizzano indirizzi mail con questi due domini; chi ha scelto un indirizzo di posta elettronica con dominio @libero.it o @virgilio.it, infatti, non riuscirebbe più a ricevere quelle e-mail inviate a più destinatari simultaneamente. Il problema – nello specifico – sembrerebbe legato alla circostanza che tutte le mail massive inviate da domini privati sono state segnalate in una “blacklist”, ma non si riesce a capire in quale blacklist e il modo per risolvere la problematica. I continui tentativi del Codacons di contattare Italiaonline S.r.l, società che da febbraio 2013 raggruppa tutti i brand e gli asset di Matrix S.p.a. e di Libero S.r.l., sono stati privi di riscontro. Una situazione che danneggia pesantemente l’associazione dei consumatori, la quale per la sua attività quotidiana necessita di inviare comunicazioni e aggiornamenti via mail a più destinatari (ad esempio sullo stato delle class action, sugli sviluppi di azioni collettive, ecc.). Molti consumatori, ignari del problema a causa della mancanza di qualunque informazione da parte di Italiaonline, da tempo lamentano la mancata ricezione di comunicazioni da parte del Codacons, comunicazioni tuttavia regolarmente inviate e immotivatamente bloccate dai due domini. Considerati i danni di immagine ed economici subiti dall’associazione, il Codacons ha inviato un esposto alle due Procure della Repubblica, chiedendo di aprire una indagine e sanzionare eventuali comportamenti illegittimi.

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